giovedì 26 settembre 2013

Napolitano e lo Stato dimenticano il Vajont


Napolitano non verrà a celebrare il 50° anniversario della tragedia del Vajont, lui come Letta hanno altro da fare!
Non esistono scuse di fronte a certe ricorrenze e non credo sia una problema di tempi o di comunicazioni dato che siamo nel 2013. Un elicottero ed un cellulare penso non si neghi a nessun Presidente della Repubblica, quello che si nega qui è il rispetto verso le vittime e i familiari di una indescrivibile tragedia.
Umilia sapere che saranno i bellunesi a dover andare da Napolitano, non si era mai sentito che per ricorrenze funebri siano i familiari delle vittime ad andare a casa di altri per farsi fare le condoglianze e magari ringraziare, siamo al paradosso. Ai bellunesi chiedo di rimanere a Belluno, Sindaci in primis che da questo Stato ricavano solo tagli e sempre meno servizi; non dobbiamo prostrarci innanzi a nessun padrone per farci dare una pacca sulla spalla, lo Stato deve riconoscere il valore di questo anniversario e venire a Longarone. Duemila vittime non meritano scuse.
Questa è la riprova quanto Belluno e i suoi territori siano dimenticati dall'Italia, tranne quando, ovviamente, siano da sfruttare per il bene patrio. Il Vajont come le vittime della grande guerra che hanno segnato con ferite indelebili il territorio bellunese, al motto del bene della nazione, siano esse motivazioni industriali o di difesa, ci portano a porci una domanda a questo punto: morire per questo Stato a cosa è servito?
Siamo uno dei territori più disagiati d'Italia, senza rappresentanza politica, senza autonomia fiscale e con un futuro incerto e lo Stato ancora una volta si dimentica di noi!
Segretario Provinciale
Lega Nord Belluno-Dolomiti
Diego Vello

sabato 21 settembre 2013

Domani l'assemblea federale della Lega Nord, tra i temi anche le province.

Domani mattina, dalle ore 9,30, si aprirà a Mestre nella sala congressi dell'Holte Russot l'assembla federale della Lega Nord.
A questo importante evento, oltre che a tutti i maggiori esponenti della Lega Nord, sarà presenta anche la rappresentanza della provincia di Belluno composta dai dirigenti del movimenti provinciale.
Nel corso dell'assemblea saranno portate in discussione le mozioni provenienti da ogni regione e quindi pure dal Veneto dalle quali verranno tracciate le nuove linee del movimento per il futuro, in tali sarà presente anche un passaggio sulle province montane.

A differenza quindi di partiti quali Pd o Pdl, che a livello locale mantengono una voce e poi a Roma o in altre sedi minano il futuro dell'ente provinciale, sarà definita per sempre la posizione della Lega Nord sulla questione province, e nella fattispecie su quelle montane come, appunto, Sondrio e Belluno.
Le mozioni sono volte a determinare una posizione univoca sul tema riconoscendo le province montane come enti di primo grado, con una specificità e una autonomia che dovrà essere sempre perseguitata nell'azione politica leghista.

Per la provincia di Belluno si chiuderà quindi un processo politico interno al movimento che è iniziato da 3 anni, andando finalmente a scrivere nero su bianco quale dovrà essere nel futuro la linea da mantenere sul tema a noi caro della provincia di Belluno. Linea politica che sarà poi rispettata in ogni grado di discussione, partendo a livello territoriale fino ai palazzi più alti del potere romano ed europeo. Linea politica di coerenza, che tra l'altro, è stata dimostrata in questi ultimi anni in altri temi come ad esempio quello dei referendum.

Ritengo che la coerenza di un movimento politico si debba misurare in ogni grado e livello, è giusto che se un movimento dice di tutelare una provincia montana lo debba fare ovunque. Siamo stufi di vedere partiti come Pd o Pdl che qui cercano di fregare i bellunesi dicendo loro che sono a difesa della provincia e dell'autonomia degli enti locali e poi, in altre realtà, si esprimono contrariamente. Per noi Belluno e la sua montagna dovranno essere riconosciuti ovunque. La gente bellunese ne ha il diritto! Sarebbe bello un giorno leggere tra le province autonome, in costituzione, anche quella di Belluno alla pari di Trento e Bolzano.”

Il segretario provinciale

Diego Vello

martedì 17 settembre 2013

Provincia di Belluno e dialogo con i movimenti autonomisti, accolte le mozioni made in Belluno.

Nel corso dell'assemblea nazionale della Liga Veneta - Lega Nord, riunita ieri sera a Vicenza presso il teatro comunale alla presenza, tra gli altri, del Governatore del Veneto Luca Zaia e del segretario federale e Governatore della Lombardia Roberto Maroni, sono state depositate ed accolte le due mozioni bellunesi attinenti al territorio provinciale e ai movimenti autonomisti.

Sono state discusse ed accolte, quindi, le mozioni che avevano per oggetto : “Tutela della provincia di Belluno e delle provincie montane con riconoscimento dell’autonomia necessaria alle aree di montagna” e “dialogo con i movimenti autonomisti”.I rappresentanti della provincia di Belluno si sono presentati con il braccio listato a lutto in segno di sensibilizzazione per un territorio che da oltre due anni vive in una situazione di commissariamento e mancanza di rappresentatività provinciale. 
La richiesta, sia di ripresa di dialogo con i movimenti autonomisti (SVP, PATT, …) e quella per il riconoscimento della province montane come enti autonomi di primo grado approderà domenica, a Mestre, in assemblea federale dove si ritroveranno tutti gli esponenti del movimento.
Il segretario provincialeDiego Vello

giovedì 12 settembre 2013

Mozione all'Assemblea Nazionale della Lega Nord - 16/09 a Vicenza

Queste sono le richieste che porterò all'attenzione dell'assemblea nazionale della Liga Veneta Lega Nord lunedì prossimo, a favore del nostro territorio e della nostra provincia dolomitica.
Non dimenticandoci anche delle altre province montane e del patrimonio che esse rappresentano.



(mozione n.2 - OGGETTO:
Tutela della provincia di Belluno e delle provincie montane con riconoscimento 
dell’autonomia necessaria alle aree di montagna )
 

(...) SI CHIEDE :

1- che nel caso di riforme proposte dal movimento sull'ente provinciale non vengano toccate 
quelle montane come la Provincia di Belluno;
2- che nel programma della Lega Nord si inserisca la tutela delle province montane 
trasformandole e riconoscendole come enti di primo grado autonomi;
3- che ci sia da parte del movimento l’impegno a richiedere l’indizione delle elezioni 
provinciali in tempi brevi.

Segreteria Provinciale di Belluno