lunedì 16 dicembre 2013

La proposta ai sindaci bellunesi: fate disobbedienza istituzionale.

Noi tutti abbiamo udito venerdì sera le idee strampalate del buon Ministro Delrio che ha, senza giri di parole, letto il testamento per la nostra Provincia.
Ebbene sì, moriremo gestiti da uno pseudo nuovo Bim, comandato da un sindaco che dovrà fare, oltre che al suo, anche il presidente di questa provincia, ibrida e senza soldi.

Considerato che di azioni amministrative, delibere dei comuni, prese di posizione di sindaci, categorie e politici ne sono state fatte da poter fare un libro oltre che alle manifestazioni di piazza, e che la risposta della controparte governativa è stata deludente, cosa fare ora?
Ci siamo resi contro che in questi mesi tra bellunesi e ministro c'è stato un dialogo tra sordi che è ha avuto la sua apoteosi con il nuovo disegno di riorganizzazione delle province? Lo hanno capito anche i sassi che tutti noi, qui, chiediamo un'ente di primo grado elettivo con una sua autonomia fiscale.

L'assurdo disegno che ci ridurrà in un ente privo di democrazia e senza risorse che attingerà a nuove competenze tramite la Regione. E dove sarebbe la novità? Dalla Regione? E la Regione con chi dovrebbe trattare eventuali competenze? Con un sindaco o con un commissario?
In secondo luogo la tanto richiesta autonomia fiscale dove è finita?

Non voglio soffermarmi sul madornale autogol del Pd che pensava di portare in passerella a Belluno un Ministro che si è nei fatti inciampato dimostrando a tutti di non capire minimamente i problemi dei bellunesi ma vorrei invece chiedermi quali azioni politiche si possano mettere in atto per tentare l'ultima spiaggia.
Dato che di atti amministrativi e di manifestazioni, come detto, ne sono state fatte di ogni genere, non resta che la disobbedienza istituzionale ossia preparaci ad una nuova forma di protesta.
I sindaci, mi chiedo, avrebbero il coraggio di chiudere sul serio ogni comune portando, realmente intendo, fascia e chiave di ogni comune al prefetto che è in questo caso emanazione diretta del Governo? Se appunto lo stato ci vuole togliere tutto diamo allo stato tutto, compresi oneri e problemi che quotidianamente viviamo in questo territorio, creiamo il caos istituzionale e allora poi dovranno sul serio trattare con noi. Ridiamo allo stato tutto e lo stato si renda conto che questa provincia è realmente diversa, specifica non solo a parole, cari De Menech e cari Delrio!
Cosa abbiamo guadagnato dimostrando al mondo intero che siamo i primi a saper accorpare i comuni o i migliori a fare la raccolta differenziata? Niente!

Disobbedienza non vuol dire violenza ma vuol dire protesta contro un sistema che amaramente ci porterà alla fine. Meditino i sindaci, ultimo nostro fronte di questa battaglia.



Il segretario provinciale

Diego Vello

giovedì 31 ottobre 2013

Accolgo con piacere le parole di Kompatscher

Comunicato Stampa 31/10/2013
Segretario Liga Veneta Lega Nord Provincia di Belluno-Dolomiti



E' una posizione che ho già ribadito e sostenuto più volte: il rispetto della volontà popolare è sacrosanto e l'esito del referendum è insindacabile.
Perciò accolgo con favorevole coerenza le parole del neo presidente Sudtirolese Kompatscher , pronto ad accogliere Cortina d'Ampezzo in territorio di Bolzano, considerando pure l'identità tirolese della stessa comunità. Ricordo che assieme a Cortina d'Ampezzo ci sono anche Livinallongo del Col di Lana ed il comune di Colle Santa Lucia.

Mi auguro che questa dichiarazione possa aprire un ulteriore fronte di dialogo con tutto il bellunese e che il neo presidente inizi a collaborare su progetti di area che interessino anche il nostro territorio. Sarebbe da sciocchi non considerare Bolzano come Trento partner politici ed economici su questioni che interessano oggettivamente un'area montana simile che oggi più di ieri necessità di strategie comuni.
Vedo in Kompatscher una persona giovane e determinata, legata al suo territorio e forte di un movimento politico che da anni dimostra di intraprendere politiche a favore delle comunità Sudtirolesi in totale sintonia con l'assetto montano della provincia di Bolzano. Mi auguro di poter incontrarlo a breve così da instaurare da subito un rapporto di buon vicinato propenso ad un futuro che miri alla stretta collaborazione tra aree.


Il segretario provinciale

Diego Vello

mercoledì 23 ottobre 2013

Sabato: Autonomia e Heimat bellunese!

Come già detto in precedenza, tengo a ribadire che questo sabato alle ore 11.00 la Lega Nord di questa provincia sarà presente ufficialmente alla manifestazione indetta a favore dell'Autonomia della nostra Provincia e del diritto alla Democrazia.
Due temi importantissimi dove non può esistere una divisione ideologica o di partito ma è necessario che tutti, a prescindere appunto dal colore, si sentano partecipi .
In primis chiedo ai giovani, tutti, di sentirsi in dovere a partecipare dato che il domani appartiene alle nuove generazioni e mentre in altre terre montane gli stessi giovani trovano lavoro e applicazione in svariati campi, qui a pochi chilometri dalla eldorado Trentina, siamo ritornati ad una triste realtà di emigrazione e abbandono.

Siamo oggi in balia di un commissario distante da quelle che sono le reali necessità politiche bellunesi, perciò è giusto entro breve chiudere questa pagina negativa per riaprire il fronte con nuove elezioni.

Il principio di autonomia che ci unirà sabato deve diventare, come lo è stato per Trento e Bolzano, un fattore di imprinting della società bellunese, un'imprescindibile orizzonte al quale guardare tutti con attenzione, dove ogni soggetto ritrovi non solo un senso appartenenza ad un territorio ma la reale volontà nel migliorare e dare un futuro alla nostra terra.
Quel senso di “heimat” che dobbiamo riscoprire, coltivare e proteggere, come una radice fondante per la crescita della nostra provincia. Solo allora, quando il senso di identità territoriale sarà in ognuno di noi si potrà allora dividerci nelle mille idee della politica.

Punto fondamentale sarà rimarcare la necessità di ritornare alle urne per una provincia di primo grado, ecco perché noi come Lega Nord diciamo no a qualsiasi compromesso volto a modificare la provincia in un ente di secondo grado.
Secondo punto focale dovrà essere il percorso che si adotterà negli anni che verranno per il raggiungimento di una qualche forma di autonomia fiscale e legislativa, come è ovvio che l'applicazione dell'articolo 15 della Regione Veneto è strettamente complementare ad un trasferimento di risorse.
Per una volta alleiamoci tutti a favore di una battaglia di popolo e sabato come Lega Nord saremo in prima fila assieme agli amici del Bard.

Il segretario provinciale

Diego Vello

sabato 19 ottobre 2013

Industrie in questa provincia. Facciamo un pensiero scomodo.


Sono ovviamente a fianco di quegli operai che in questi giorni temono per le sorti del proprio posto di lavoro, il pensiero in questo caso va agli addetti dell'Acc di Mel come ovviamente a tutte quelle persone e famiglie che vivono aggrappate alle fabbriche, oggi in crisi, del territorio bellunese.

Come segretario della Lega Nord di questa provincia vorrei però aprire un fronte nuovo, scomodo ma necessario: ossia quello di chiederci per quanto ci convinceremo ancora che i colossi e le multinazionali che detengono oramai parecchie delle nostre fabbriche resteranno a produrre qui.
Gruppi e colossi industriali, anche internazionali, che vedono in questa provincia risiedere alcune delle loro fabbriche, potrei citare l'Acc di Mel, come l'Ideal Stanard, Clivet e anche qualche gruppo ben più noto dell'occhialeria, resteranno per sempre o saranno attratti da altri Stati o località nel mondo più adatte alla produzione industriale?
Immagino sia sensato ipotizzare che in un futuro, non del tutto lontano, le fabbriche o parte delle produzioni, da questa provincia potrebbero anche andarsene. Siamo un territorio dove i costi di produzione sono sicuramente più alti che altrove e questo ci deve far riflettere se pensiamo che un gruppo multinazionale, alla fine, bada al profitto.

L'attuale assetto produttivo delle grandi industrie è nato in gran parte grazie ad un “doping” fiscale conseguente alle manovre incentivanti post Vajont. Investendo nell'industria abbiamo semplificato sicuramente la vita ai bellunesi dando loro uno stipendio e la possibilità di costruirsi un futuro, in quegli anni necessario. Quel “doping” oggi però è svanito e produciamo al costo normalizzato senza più aiuti, per quanto quindi ci sarà competizione con il resto del mondo? Vent'anni fa la Cina, l'est Europa, l'India e il Brasile erano solo mete per qualche viaggio turistico e forse Belluno e l'Italia erano un ancora vero propulsore economico, oggi invece tutto è cambiato e quelle lontane mete extraeuropee sono la nuova potenza globale industriale, dove produrre costa meno e gli investimenti industriali galoppano e noi?

Sembra quasi che l'insegnamento giunto dalla depressione industriale cadorina di questi anni non ci abbia insegnato niente.

Non è quindi una banca che da credito, la cassa integrazione o una commessa qua e là che ci può rassicurare, qui a Belluno dobbiamo aprire un nuovo fronte senza dimenticarci che migliaia di persone oggi legate alla grande industria, potrebbero dall'oggi al domani ritrovarsi a casa senza uno stipendio. Abbiamo insegnato ai bellunesi cosa sia un posto fisso in fabbrica facendo dimenticare a questa provincia che l'unica industria che da milioni di anni risiede qui, senza de-localizzare e forse mai ci riuscirà, è la montagna, sono le dolomiti uniche al mondo e quindi il settore turistico.

Lo dico ai tanti giovani, quel posto fisso da tanti sperato in una delle tante fabbriche bellunesi non deve essere più una meta finale ma è necessario investire e credere nel turismo, nell'agricoltura, nella filiera del legno o di altri settori spiccatamente legati al nostro territorio. Scomodo o meno, credo che questo pensiero sia necessario aprirlo.


Il segretario provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno-Dolomiti

Diego Vello

domenica 13 ottobre 2013

Le parole di un premier non posso essere rimangiate. L'autonomia oggi è necessaria per Belluno!

Per chi, come la Lega Nord, ha sempre sostenuto la necessità di rivedere l'assetto degli enti locali decentrando e dando maggiore autonomia alle periferie, non può che accogliere con piacere le parole del premier Letta sulla questione autonomia.
Ma il Pd questa volta, per voce del suo esponente massimo di governo, non si comporti come per Lamon dicendo una cosa e poi, alla prova dei fatti in aula, facendone un'altra.

Le promesse non risolvono nessun problema ed anzi illudono un territorio già in difficoltà ma la parola di un primo ministro non può essere rimangiata facilmente, ecco perché voglio crederci e mi auguro che questa occasione non venga persa. Non si speculi politicamente cercando chi lo ha detto prima o dopo, chi a ragione o torto, chi è rosso o nero, qui c'è di mezzo la vita di comunità intere che attendono da anni una svolta.
L'autonomia per la aree montane, come Sondrio e Belluno, è una scientifica necessità. La riprova è negli assetti amministrativi ed economici di altre aree simili come il Tirolo, la Carinzia, Il Trentino e il Sud Tirolo, dove le forme di decentramento sia nelle risorse che nelle competenze garantisce a questi territori un progresso economico che qui invece sembra vanificato.

Due sono i punti cardine per una vera autonomia: è necessario ritornare alle urne per ripristinare la rappresentanza politica mantenendo la Provincia come ente di primo grado e in secondo luogo bisogna rivedere il sistema dei trasferimenti economici garantendo a questo territorio un'autonomia fiscale prodotta anche dalle stesse tasse dei bellunesi. Questi due cardini stanno alla base dell'autonomia rappresentativa e della sostenibilità economica.
Un passaggio epocale che garantirebbe l'applicazione anche dell'articolo 15 dello statuto regionale perché permetterebbe di dare deleghe amministrative, che oggi giungerebbero sul tavolo di un commissario, ma ne garantirebbe anche una copertura economica ovviamente necessaria.
Letta ha aperto una pagina nuova nella quale le forze politiche, tutte, compresa le Lega Nord, devono senza distinzione di parte trovare le soluzioni per migliorare, è ovvio che per fare ciò il governo romano dovrà lasciare spazio al dialogo ascoltando la nostra voce.

Attendiamo quindi con ansia gli sviluppi di questa nuova possibilità che si è aperta. Certo non ci illuderemo di trovare l'America ma almeno di poter fare un passo avanti per il bene del bellunese.
Letta adesso mantenga le promesse.

Il segretario provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno-Dolomiti

Diego Vello

giovedì 26 settembre 2013

Napolitano e lo Stato dimenticano il Vajont


Napolitano non verrà a celebrare il 50° anniversario della tragedia del Vajont, lui come Letta hanno altro da fare!
Non esistono scuse di fronte a certe ricorrenze e non credo sia una problema di tempi o di comunicazioni dato che siamo nel 2013. Un elicottero ed un cellulare penso non si neghi a nessun Presidente della Repubblica, quello che si nega qui è il rispetto verso le vittime e i familiari di una indescrivibile tragedia.
Umilia sapere che saranno i bellunesi a dover andare da Napolitano, non si era mai sentito che per ricorrenze funebri siano i familiari delle vittime ad andare a casa di altri per farsi fare le condoglianze e magari ringraziare, siamo al paradosso. Ai bellunesi chiedo di rimanere a Belluno, Sindaci in primis che da questo Stato ricavano solo tagli e sempre meno servizi; non dobbiamo prostrarci innanzi a nessun padrone per farci dare una pacca sulla spalla, lo Stato deve riconoscere il valore di questo anniversario e venire a Longarone. Duemila vittime non meritano scuse.
Questa è la riprova quanto Belluno e i suoi territori siano dimenticati dall'Italia, tranne quando, ovviamente, siano da sfruttare per il bene patrio. Il Vajont come le vittime della grande guerra che hanno segnato con ferite indelebili il territorio bellunese, al motto del bene della nazione, siano esse motivazioni industriali o di difesa, ci portano a porci una domanda a questo punto: morire per questo Stato a cosa è servito?
Siamo uno dei territori più disagiati d'Italia, senza rappresentanza politica, senza autonomia fiscale e con un futuro incerto e lo Stato ancora una volta si dimentica di noi!
Segretario Provinciale
Lega Nord Belluno-Dolomiti
Diego Vello

sabato 21 settembre 2013

Domani l'assemblea federale della Lega Nord, tra i temi anche le province.

Domani mattina, dalle ore 9,30, si aprirà a Mestre nella sala congressi dell'Holte Russot l'assembla federale della Lega Nord.
A questo importante evento, oltre che a tutti i maggiori esponenti della Lega Nord, sarà presenta anche la rappresentanza della provincia di Belluno composta dai dirigenti del movimenti provinciale.
Nel corso dell'assemblea saranno portate in discussione le mozioni provenienti da ogni regione e quindi pure dal Veneto dalle quali verranno tracciate le nuove linee del movimento per il futuro, in tali sarà presente anche un passaggio sulle province montane.

A differenza quindi di partiti quali Pd o Pdl, che a livello locale mantengono una voce e poi a Roma o in altre sedi minano il futuro dell'ente provinciale, sarà definita per sempre la posizione della Lega Nord sulla questione province, e nella fattispecie su quelle montane come, appunto, Sondrio e Belluno.
Le mozioni sono volte a determinare una posizione univoca sul tema riconoscendo le province montane come enti di primo grado, con una specificità e una autonomia che dovrà essere sempre perseguitata nell'azione politica leghista.

Per la provincia di Belluno si chiuderà quindi un processo politico interno al movimento che è iniziato da 3 anni, andando finalmente a scrivere nero su bianco quale dovrà essere nel futuro la linea da mantenere sul tema a noi caro della provincia di Belluno. Linea politica che sarà poi rispettata in ogni grado di discussione, partendo a livello territoriale fino ai palazzi più alti del potere romano ed europeo. Linea politica di coerenza, che tra l'altro, è stata dimostrata in questi ultimi anni in altri temi come ad esempio quello dei referendum.

Ritengo che la coerenza di un movimento politico si debba misurare in ogni grado e livello, è giusto che se un movimento dice di tutelare una provincia montana lo debba fare ovunque. Siamo stufi di vedere partiti come Pd o Pdl che qui cercano di fregare i bellunesi dicendo loro che sono a difesa della provincia e dell'autonomia degli enti locali e poi, in altre realtà, si esprimono contrariamente. Per noi Belluno e la sua montagna dovranno essere riconosciuti ovunque. La gente bellunese ne ha il diritto! Sarebbe bello un giorno leggere tra le province autonome, in costituzione, anche quella di Belluno alla pari di Trento e Bolzano.”

Il segretario provinciale

Diego Vello

martedì 17 settembre 2013

Provincia di Belluno e dialogo con i movimenti autonomisti, accolte le mozioni made in Belluno.

Nel corso dell'assemblea nazionale della Liga Veneta - Lega Nord, riunita ieri sera a Vicenza presso il teatro comunale alla presenza, tra gli altri, del Governatore del Veneto Luca Zaia e del segretario federale e Governatore della Lombardia Roberto Maroni, sono state depositate ed accolte le due mozioni bellunesi attinenti al territorio provinciale e ai movimenti autonomisti.

Sono state discusse ed accolte, quindi, le mozioni che avevano per oggetto : “Tutela della provincia di Belluno e delle provincie montane con riconoscimento dell’autonomia necessaria alle aree di montagna” e “dialogo con i movimenti autonomisti”.I rappresentanti della provincia di Belluno si sono presentati con il braccio listato a lutto in segno di sensibilizzazione per un territorio che da oltre due anni vive in una situazione di commissariamento e mancanza di rappresentatività provinciale. 
La richiesta, sia di ripresa di dialogo con i movimenti autonomisti (SVP, PATT, …) e quella per il riconoscimento della province montane come enti autonomi di primo grado approderà domenica, a Mestre, in assemblea federale dove si ritroveranno tutti gli esponenti del movimento.
Il segretario provincialeDiego Vello

giovedì 12 settembre 2013

Mozione all'Assemblea Nazionale della Lega Nord - 16/09 a Vicenza

Queste sono le richieste che porterò all'attenzione dell'assemblea nazionale della Liga Veneta Lega Nord lunedì prossimo, a favore del nostro territorio e della nostra provincia dolomitica.
Non dimenticandoci anche delle altre province montane e del patrimonio che esse rappresentano.



(mozione n.2 - OGGETTO:
Tutela della provincia di Belluno e delle provincie montane con riconoscimento 
dell’autonomia necessaria alle aree di montagna )
 

(...) SI CHIEDE :

1- che nel caso di riforme proposte dal movimento sull'ente provinciale non vengano toccate 
quelle montane come la Provincia di Belluno;
2- che nel programma della Lega Nord si inserisca la tutela delle province montane 
trasformandole e riconoscendole come enti di primo grado autonomi;
3- che ci sia da parte del movimento l’impegno a richiedere l’indizione delle elezioni 
provinciali in tempi brevi.

Segreteria Provinciale di Belluno


domenica 25 agosto 2013

Cervi in Cansiglio, d'accordo sull'abbattimento.

 
Come segretario provinciale della Lega Nord della Provincia di Belluno non voglio lasciar spazio ad interpretazioni o ad eventuali incomprensioni sulla posizione interna della lega nord bellunese sull'argomento dell'abbattimento dei cervi in Cansiglio che è in linea con quanto già espresso dal nostro Segretario Nazionale Flavio Tosi e dai tanti sindaci dell'area del Cansiglio.
 
Resterò dell'idea che innanzitutto si debbano ascoltare le istanze delle genti di montagna che vivono il  Cansiglio, non come meta turistica domenicale , ma nel quotidiano.
Perciò reputo necessario procedere ad una sana campagna di abbattimenti in primis per tutelare le attività che persistono nella piana ma non solo, sia per la tutela della diversità faunistica che in tale momento si sente soffocata dalla presenza dei troppi cervi, che per la salvaguardia della stessa foresta che rischia di essere danneggiata dagli stessi ungulati.
 
Ai tanti ambientalisti in giacca e cravatta che per la maggiore non sanno una mezza parola di dialetto locale e che "migrano" da altre province  ogni tanto in terra bellunese, pensando di poter parlare in nome e per conto della nostra gente, dico che la montagna non fa per loro. Dato che la maggior parte provengono da terre di pianura si dilettino alla difesa delle nutrie e non si interessino di cervi o caprioli, per quelli ci pensiamo noi!
 
Reputo che il riequilibrio della fauna e della vita della foresta passi attraverso l'abbattimento, ovviamente mirato e controllato, e non con altre forme di intervento che di fatto fanno solo perdere tempo e soldi.
 
Diego Vello
 
Segretario Provinciale
Lega Nord Belluno

giovedì 4 luglio 2013

Provincia, bene la pronuncia della Consulta ma i soldi?

Adesso si ragioni su quando e come andare al voto in provincia.
La pronuncia della consulta ci porta ad una nuova, quanto attesa, fase per riaprire definitivamente la partita del voto ma non può risolvere il problema maggiore che è la mancanza di soldi.

Non serve a niente salvare il nome dell'ente ma bisogna dare immediatamente lavorare per trovare l'autonomia fiscale, ciò che ora manca al bellunese e alle province in genere. Tutti noi infatti non possiamo dimenticare che la Provincia di Belluno è attualmente mancante di milioni di euro e costretta ad una liquidazione totale per mantenere i conti in ordine.

È indubbio comunque che questa pronuncia è di fatto una bocciatura al vecchio governo del Professor Monti che credeva di poter eliminare le province con un semplice colpo di spugna, questo dimostra quanto Monti & Co. si comportassero con troppa leggerezza nell'adottare provvedimenti e disprezzo verso l'autonomia dei territori.

Adesso il Governo Letta riorganizzi il sistema delle autonomie locali dando maggiore autonomia finanziaria e riprenda immediatamente il processo federalista e dei costi standard. Se non si ragionerà in questo senso gli enti locali diventeranno un esercito di morti viventi costretti a non poter più erogare servizi e fare scelte a favore dei cittadini, così per le province quanto per i comuni.

Diego Vello
Segretario Provinciale Lega Nord Belluno Dolomiti

lunedì 17 giugno 2013

Incontro con i Referendari di Sappada

BELLUNO-15/06/2013. In data odierna presso la Sede della Segreteria Provinciale della Lega Nord, il Segretario provinciale Diego Vello, il vicesegretario Andrea Rusalem e la Senatrice Raffaela Bellot, hanno incontrato due rappresentanti del Comitato referendario di Sappada Quinz Danilo e Alessandro Mauro.

Dopo una discussione sull'iter fin qui seguito e l'impegno profuso da parte dei partiti maggiori nella passata legislatura ed in primis dalla Lega Nord, si e' andati a riaprire ufficialmente il lavoro per riportare il tema del cambio di regione all'ordine del giorno. la Senatrice Raffaela Bellot, ha accolto l'invito di ripresentare una legge ordinaria a favore del passaggio di Sappada in Regione Friuli Venezia Giulia.
In questi anni sia la Regione Friuli che Veneto hanno espresso parere favorevole nel passaggio.

Il Segretario Vello ha ribadito il concetto di autodeterminazione dei popoli che sta a cuore alla Lega e che quindi rispetterà l'esito della scelta fatta dai sappadini nel referendum del 2008, perciò sarà nostro impegno continuare a sostenere ogni azione volta a portare a termine il cambio di regione.

Il comitato per voce di Mauro ha ringraziato il movimento della Lega per l'impegno dimostrato in questi anni sul tema caro alla comunità di Sappada che da anni attende una risposta definitiva.

Segreteria Provinciale
Lega Nord Belluno

giovedì 13 giugno 2013

Primi Sì alle Elezioni Autoconvocate. La Lega Nord c'è!

Da Antenna 3 News (13/06/2013)
BELLUNO - Comincia a raccogliere consensi la proposta del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti di elezioni autoconvocate per il 26 e 27 ottobre. La Lega Nord assicura il suo appoggio all'iniziativa, mentre proseguono i contatti con i sindaci del territorio. - Intervistati: JACOPO MASSARO (Sindaco di Belluno), MORENO BROCCON (Presidente Belluno Autonoma Regione Dolomiti) - Servizio di Daniele Dalvit, riprese di Daniele Dalvit, montaggio di Stefano Garavelli

Il Governo di Roma sta minando l'autonomia democratica della Provincia di Belluno

 
Alle urne autoconvocate se Roma non si sveglia!
Considero di primaria importanza far capire al Governo centrale che lasciare un ente, per noi fondamentale, come la Provincia, in una situazione di stallo politico, rischia di destabilizzare un intero territorio di vaste dimensioni.
La mancanza di scelte politiche e di rappresentatività politica rischia di modificare irreparabilmente il futuro del bellunese allontanandoci sempre più da obiettivi vitali per il nostro territorio come turismo, lavoro, viabilità e tanti altri. Ricordiamoci pure l'articolo 15 dello Statuto della Regione Veneto che oggi rimane un figlio orfano in quanto inapplicabile a causa della mancanza di una reale provincia eletta.

E' altrettanto grave pensare di poter lasciare a capo di un ente pubblico, di natura elettiva, un funzionario messo dello Stato e pretendere che lo stesso diventi una figura di rifermento, se l'Italia è un Paese democratico dovrebbe evitare i commissariamenti a tempo indeterminato e invece questo per noi sta avvenendo.
Il mio non vuole essere un attacco al Commissario Capocelli che svolge la sua funzione commissariale da funzionario incaricato ma al Governo di Roma che comprenda la situazione e la sblocchi.

Considero comunque incostituzionale l'attuale commissariamento della Provincia di Belluno e per questo o il Governo si deciderà entro brevissimo tempo a dare una risposta, tra l'altro già sollecitato dalla Senatrice Raffaela Bellot, oppure come Lega ci interrogheremo sull'eventualità di indire delle elezioni per poter avere finalmente una persona a capo della Provincia di Belluno legittimata dal voto popolare, questa si chiamerebbe semplicemente democrazia.

La Lega Nord della Provincia di Belluno rimane convinta che una provincia come la nostra debba essere di primo grado e con un livello di autonomia che ci permetta di intraprendere progetti e gestire un territorio totalmente montano.

Perciò l'autoconvocazione dei comizi elettorali e la chiamata del popolo bellunese alle urne rimane l'unica strada percorribile per riprenderci l'autonomia democratica, che viene ancor prima di quella fiscale e legislativa.
 
Diego Vello
Segretario Provinciale Liga Veneta Lega Nord Belluno

martedì 14 maggio 2013

Nuove nomine della Segreteria Provinciale

COM.STAMPA LEGA NORD BELLUNO
*DIRETTIVO 13/05/2013*
Il Direttivo Provinciale ha nominato durante la riunione di lunedì 13 maggio 2013 come nuovo Responsabile Enti Locali
Errol Badole, già assessore in Comune a Sedico e Militante della Sezione Sedico – Sospirolo.
Nel corso del Direttivo è stato nominato anche il nuovo Vice Segretario Provinciale nella figura del feltrino Andrea Rusalem.

martedì 30 aprile 2013

Nego ogni possibilità di scissione tra Feltre e Belluno


Dopo le notizie diffuse per mezzo stampa dove si paventa una possibile divisione tra l'area del feltrino e del bellunese all'interno della Lega Nord provinciale, definisco tale ipotesi del tutto infondata e priva di ragione, un'invenzione di chi vuole distruggere e non costruire.

Non trovo motivo per il quale una piccola provincia in termini numerici come la nostra vada a dividersi in due aree che rappresentano nella loro unità una vera forza territoriale. Sono contrario ad inutili campanilismi.

Tra Feltre e Belluno passa un'asse portante della Lega Nord che in questi anni ha dimostrato attivismo e passione politica, formata da numerosi militanti che lavorano in maniera unitaria senza divisioni.

Io sono il segretario di una provincia che parte da Arsiè e arriva fino alle dolomiti più settentrionali ed è in questo territorio, nella sua interezza, che mi riconosco.

Diego Vello
Segretario Provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno

sabato 27 aprile 2013

Facciamo le elezioni della provincia di Belluno ! La proposta passa nel direttivo della Lega Nord di Belluno.


Si è riunito nella serata di venerdì 26 aprile, presso al sede di Via Masi Simonetti, il Consiglio Direttivo Provinciale della Lega Nord di Belluno.
Al punto inerente le “proposte politiche” il direttivo ha deliberato l’appoggio all'idea di una consultazione provinciale per l’elezione di un consiglio provinciale per rimarcare l’importanza di vivere in una provincia democraticamente eletta, quindi come ente di primo grado.
Una forma di protesta, con gazebo e spazi dove la gente potrà esprimersi, che dovrà trovare eco e riscontro nelle istituzioni e nei partiti che oggi vorrebbero la soppressione delle province e la loro trasformazione in enti di secondo grado.
I modi e le tempistiche su questa consultazione saranno da decidere con le varie forze politiche che si renderanno disponibili nell'accogliere la proposta.
Il direttivo provinciale ha poi definito una serie di quesiti da sottoporre ai cittadini, come la richiesta di applicazione dell’articolo 15 dello Statuto Regionale del Veneto, che saranno proposti al comitato che seguirà l’organizzazione della consultazione.

La Senatrice Raffaela Bellot e il Consigliere Regionale Matteo Toscani si sono espressi favorevolmente all’iniziativa.

Nella stessa serata su proposta del direttivo è stata votata una mozione di impegno che attivi le forze politiche affinché si dia seguito, nel pieno rispetto della volontà popolare, all'esito del referendum per il distacco del comune di Taibon Agordino dal Veneto e l’annessione al Trentino.
Come già dimostrato nei confronti di tutte le altre comunità della nostra provincia che in questi anni hanno espresso con voto democratico la volontà di distacco, anche i cittadini di Taibon troveranno nella Lega Nord un partner politico disponibile e collaborativo.


Liga Veneta Lega Nord
Belluno

sabato 16 marzo 2013

La Lega Nord ripresenta il Progetto di Legge per il distacco del Comune di Lamon

Ieri, tramite l'Onorevole della Lega Nord Matteo Bragantini, membro nella passata legislatura della prima Commissione Affari Costituzionali, ha presentano il Progetto di Legge inerente il distacco di Lamon dal Veneto e l'annessione alla Regione Trentino Alto Adige. 

"Nella speranza che venga al più presto portato in aula e sia data una volta per tutte una risposta al comune di Lamon e ai suoi cittadini che da anni attendono una pronuncia definitiva, esprimo la mia soddisfazione e ringrazio l'On. Matteo Bragantini del suo costante interessamento sulle questioni inerenti i referendum." Così il segretario della Lega Nord della Provincia di Belluno Diego Vello nell'apprendere la notizia. "Mi auguro che nessuno questa volta trovi scuse inutili per bloccare ancora questo voto."

Soddisfazione anche da parte della neo Senatrice Raffaela Bellot che ha promesso, anche da parte sua, di lavorare affinché Lamon abbia al più presto una dovuta risposta.

Segreteria Provinciale
Lega Nord

giovedì 28 febbraio 2013

L'annosa questione dei treni

Le prime indiscrezioni sulla nuova organizzazione delle tratte ferroviarie sembra penalizzare ancora una volta il bellunese.
Il taglio dei convogli in direzione Cadore ci riporta ad un problema annoso per la nostra provincia : la viabilità e i collegamenti.
Se il taglio di Ferrovie dello Stato è confermato e il trend negativo con l'eliminazione dei famosi "rami secchi" dovesse continuare la nostra area rischia di rimanere senza treni, non stupiamoci se questo passo dovuto ad una riorganizzazione
generale del sistema arriverà a togliere Belluno dalle cartine.
Cosa fare della viabilità a Belluno? Quale futuro per i nostri pendolari?
Mentre in Trentino Alto Adige i trasporti garantini dalla Trentino Trasporti ci mostrano una sinergia ferro gomma che oggi porta un turista da Venezia alle stazioni sciistiche senza toccare l'asfalto, in Veneto la mancanza di autonomia fiscale e il continuo taglio
al TPL e la gestione discutibile in territorio bellunese di Ferrovie dello Stato rischia di riportarci indietro di cento anni.
Se ci aggiungiamo la perturbata realtà di Dolomitibus che in questo momento rischia di perdere definitivamente il socio privato senza capire chi pagherà le quote per mantenere in piedi la società non è utopia prevedere che si rischia nel giro
di poco tempo di perdere treni ed autobus, questo ci distaccherebbe ancora di più dal resto del mondo che già oggi evita i trasporti pubblici bellunesi per la scarsità del servizio offerto.
Ferro e gomma devono trovare singergia e solo così si potrà pensare ad un futuro per il trasporto pubblico di contro la mancanza di organizzazione e di risorse ci porterà ad un blocco del servizio.

Segretario Provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno-Dolomiti
Diego Vello

sabato 23 febbraio 2013

Nel silenzio elettorale GRAZIE si può ancora dire!

Poche parole ...
Grazie ai MILITANTI che in questa campagna elettorale -molto invernale- ci hanno aiutati nei gazebo sotto la neve, la pioggia e nei mercati di tutta la provincia di Belluno.
Grazie a chi ha scelto la notte gelida, perché non aveva altri momenti liberi, per attaccare i manifesti e ha scelto di congelarsi assieme a loro. A Belluno a Febbraio non è come a Catania, il Nord è anche questo.
Grazie a chi ha saputo eliminare ogni astio e divisione per mirare al risultato di squadra, a quei militanti che senza pretendere niente hanno dedicato il loro tempo per la famiglia della Lega Nord con passione .
Grazie ai giovani che ancora animano il nostro movimento e che assieme a tanti"meno giovani" , con fare collaborativo ed amichevole, sanno creare quel clima di collaborazione che ci farà crescere ogni giorno di più.
Grazie alle tante sezioni che valgono tanto per questo territorio montano, nostri veri centri operativi!

Grazie e basta, ci vediamo alle 18.30 in sede a Belluno, lunedì, per seguire assieme i dati elettorali.
Vada come vada, chi ha lavorato per questa campagna elettorale, sono certo abbia dato il massimo!

Grazie a chi, ancora oggi, conosce il termine umiltà.

Vostro
Diego Vello

lunedì 18 febbraio 2013

SPOT LEGA NORD BELLUNO 2013

                                                                    

giovedì 14 febbraio 2013

Bellot : " un sì a favore della volontà popolare"


Raffaela Bellot, candidata Lega Nord per il Senato della Repubblica, sostiene le ragioni dei Comuni referendari per il Passaggio in Trentino Alto – Adige.
“La Lega Nord ha portato avanti nel rispetto della volontà popolare, la richiesta di convocazione straordinario del Consiglio Regionale, di fatto confermando con questa forte azione il proprio voto che sarà un compatto sì a favore del passaggio al Trentino Alto Adige di questi Comuni del Veneto. La Lega, inoltre, aveva chiesto la discussione in aula prima delle elezioni politiche. Ma purtroppo il no corale degli altri gruppi, Federazione della Sinistra a parte, non ha permesso questa accelerazione.
Il 25 febbraio  – prosegue la candidata Feltrina della Lega Nord – andremo alla conta di chi, incapaci di esprimersi prima del voto per le politiche, dovrà finalmente uscire allo scoperto e pronunciarsi definitivamente.
Il mio partito,  con un sì compatto ha già annunciato la propria volontà: merito quindi al nostro movimento di aver dato voce alle istanze referendarie !
Da parte mia – conclude Raffaela Bellot -  se sarò eletta, pieno impegno per proseguire nella stessa direzione portando avanti anche a Roma le istanze dei Comuni referendari, in piena condivisione con quanto fortemente voluto dalla Lega Nord”.
Sulla questione interviene anche il Segretario Provinciale Diego Vello: “Questo è un risultato importante ottenuto solo grazie alla Lega Nord che rimarca la posizione sul rispetto degli esiti dei referendum secessionisti, volevamo portare la questione in tempi ristretti ma gli altri partiti hanno preferito temporeggiare. Nel frattempo la nostra dichiarazione di voto è già stata annunciata: sarà un sì convinto nel rispetto della volontà espressa nei referendum.”

martedì 12 febbraio 2013

Piccola considerazione sui referendum

Un risultato questi referendum lo hanno già ottenuto: esistono ancora tanti giovani che credono in un futuro per la nostra amata provincia di Belluno e questo ci deve dare coraggio.
Non esiste sconfitta per chi crede che la battaglia sia giusta e la battaglia per un domani migliore della nostra terra bellunese non può che essere una nobile causa.

Faccio i miei complimenti a tutti quelli,come Ivan Minella, che in questi mesi sono riusciti a raccogliere le firme e a convincere le amministrazioni comunali ad indire i referendum. Sarebbe stato bello raggiungere il quorum ma l'alto numero di iscritti nei registri degli italiani all'estero non ha aiutato a portare in meta il risultato, è comunque indiscutibile che migliaia di bellunesi hanno espresso un disagio e un malessere.

Cari fratelli e amici anche io come giovane credo nel mio territorio, cerchiamo di lottare per mantenere le nostre risorse in loco e facciamo sì che il nostro futuro parli ancora bellunese perché i nostri padri e nonni hanno sudato per lasciarci in eredità questo spettacolare patrimonio fatto di valli, laghi, cime stupende e gente unica. A noi il compito di difenderlo!

Il Segretario Provinciale 
Liga Veneta-Lega Nord Belluno Dolomiti
Diego Vello

lunedì 11 febbraio 2013

L'oro bianco dei bellunesi, l'introito dei proventi idrici resti ai nostri territori


Acqua, oro bianco dei bellunesi
 
L'acqua è un bene importantissimo ed è l'oro bianco che parte dalla nostra terra bellunese.
 
Oltre alla battaglia importante che la Lega Nord perseguirà per l'ottenimento di una maggiore autonomia fiscale per le aree del Nord del Paese, un'altra questione a noi cara è quella della risorsa idrica.
Si dovrà, in sede parlamentare, tutelare maggiormente questo bene e far sì che gli introiti derivanti dallo sfruttamento idrico rimangano nel nostro territorio. Questo non significa negare al privato la possibilità di ottenere licenze per la costruzione di nuove centraline idroelettriche ma la nostra proposta tende a mettere in stretta collaborazione pubblico e privato perchè i proventi derivanti dallo sfruttamento possano restare, con uno quota garantita e non solo di canone, all'interno dei comuni bellunesi.
Altra tematica legata al nostro bene è lo sfruttamento per uso irriguo che ogni anno porta i nostri bacini ad essere letteralmente svuotati generando anche un danno economico nel settore turistico che non ha garanzie di fronte a tale ruberia e lo mette in una situazione di impotenza contro il sistema.
 
Oggi la nostra provincia è una delle aree più sfruttate d'Europa per quanto concerne la produzione di energia idroelettrica, questo deve portare la politica ad una profonda riflessione sull'uso delle nostre risorse anche per il domani.
Come Lega Nord perseguiremo ogni iniziativa atta a far restare nel nostro territorio le risorse dovute da ogni tipologia di sfruttamento idrico, è giusto che un bene così necessario e di primo ordine venga non solo usato con parsimonia ed intelligenza ma pagato adeguatamente dando ristoro alle aree da dove proviene, in primis il bellunese.
 
Il segretario provinciale
Liga Veneta Lega Nord
Provincia di Belluno-Dolomiti

mercoledì 6 febbraio 2013

Richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Regionale del Veneto per le questioni referendarie

 
Importante: Richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Regionale del Veneto
 
E’ stata depositata ieri, martedì cinque febbraio, la richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio regionale del Veneto, sottoscritta dal gruppo Lega Nord ai sensi dell’articolo 49 dello Statuto, per esaminare i provvedimenti riguardanti i Comuni referendari. Si tratta della risoluzione n. 37 presentata dalla Lega Nord, della risoluzione n. 40 firmata dai consiglieri Reolon, Pettenò e Puppato e della mozione n. 175 dello stesso Pettenò e relativa al solo Comune di Sovramonte. Il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, è tenuto a convocare l’assemblea entro dieci giorni dalla data di presentazione della richiesta.
Dichiara, in merito a questa importante richiesta di convocazione, il Segretario Provinciale Diego Vello:
"Ringrazio il Consigliere Matteo Toscani e il Capogruppo della Lega Nord Federico Caner per la sensibilità dimostrata sul tema dei referendum di confine. Questo è un segnale importante che dimostra ancora una volta la vicinanza del nostro Movimento e dei nostri consiglieri regionali alle questioni referendarie, come già dimostrato per il caso Sappada.
Non è stato semplice in questo periodo dare risposta ai tanti cittadini che attendono da anni un pronunciamento del Consiglio Regionale del Veneto su questo tema, noi come Lega Nord sosteniamo l'autodeterminazione delle nostre genti che attraverso i referendum hanno espresso una precisa volontà. La richiesta del consiglio straordinario, che è un evento raro e solitamente riservato per particolari occasioni importanti, è un preciso segnale della nostra linea politica per dare importanza e voce agli stessi territori, ed inequivocabilmente a favore del rispetto della volontà popolare.
Mi auguro che entro pochi giorni ci arrivi risposta sul giorno della convocazione, la questione referendaria è una battaglia di liberà e democrazia e noi come Lega Nord crediamo in questi principi. "
La segreteria provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno-Dolomiti

Monti e la sua "autonomia responsabile"

Il mio pensiero sul professore pseudo federalista e ultra centralista Mario Monti.
 
Le parole del candidato premier Mario Monti pronunciate ieri nel suo tour Veneto sono una chiara prova della linea politica centrista dello stesso leader della lista Scelta Civica".
La volontà dello stesso di dare più poteri allo Stato e toglierlo alle periferie è la riprova di quanto già applicato in questi mesi di passione per imprese ed enti locali, togliere risorse e tassare la gente è stata l'unica ricetta chiara del Governo Monti che non si smentisce nemmeno in campagna elettorale. Ci spieghi poi cosa sarebbe questa "autonomia responsabile", sempre che la responsabilità non sia solo da chiedere al solito Nord e si lasci il meridione nella oramai nota governance di finanza creativa che drena ogni anno 20miliardi di euro dal Veneto al resto d'Italia.
Perchè Mario Monti, che elogia tanto la Germania, non applica in Italia lo stesso sistema tedesco di gestione del Paese seconda una logica fortemente federalista? Non mi pare che di questi tempi la Merkel stia togliendo funzioni e poteri a Monaco di Baviera per darli a Berlino, di contro questo è il progetto di Monti.
Mi duole pensare che a Belluno ci sia qualcuno che crede di poter portare una propensione autonomista dentro un'ammucchiata di centralisti ma ben presto le speranze degli stessi svaniranno. Basterà attendere qualche settimana.
Riprendo lo slogan usato da Patt e dalla Svp altoatesina per queste politiche 2013: "Autonomia in Pericolo". Questo preoccupa ancora di più chi di autonomia non ne ha mai avuta, meno di così c'è solo il suicidio economico del territorio.
Diego Vello
Segretario Provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno-Dolomiti

lunedì 28 gennaio 2013


Imprese e questione settentrionale

Ho apprezzato e reputo sia stata una mattinata costruttiva e utile quella organizzata oggi dalle associazioni di categoria del mondo imprenditoriale bellunese in Camera di Commercio.

I dati emersi questa mattina sono l'emblema di un Paese che sta trainando nel baratro anche il Veneto e il bellunese. Chi ogni giorno mette in liquidazione le imprese è palesemente il mix esplosivo di burocrazia e tasse, un connubio tutto italiano.
Una tassazione indecente che con il suo 55% di pressione fiscale sta letteralmente uccidendo le nostre imprese di tasse.
Agli impreditori dico che come Lega Nord continueremo a perorare la cause di maggiore autonomia dei nostri territori con un occhio di riguardo al mondo del lavoro, credo però che le associazioni bellunesi debbano imparare un concetto che oggi non ho sentito ossia che esiste una questione settentrionale e non solamente nazionale.
Se l'incontro odierno fosse stato organizzato a Catania o Napoli si sarebbe parlato solo di Sud e di mezzogiorno, concentrando gli sforzi sul territorio, a Belluno però si parla un po' troppo, ancora, di Stato e Italia.
E' arrivato il momento che anche le forze economiche e produttive del Nord, come di Belluno, si rendano conto che dalle sole regioni Piemonte, Lombardia e Veneto, ogni anno partono oltre cento miliardi di euro che vanno proprio a foraggiare quel Sud che è zavorra e mina lo sviluppo delle nostre imprese.
Alla sinistra progressista e globalizzata che in questi anni criticava la Lega Nord sui concetti più basilari del federalismo definendoci medievali e arretrati dico che questi sono i risultati del loro iper-centralismo, oggi paradossalmente caldeggiato anche da uno pseudo liberale come Monti.
Se parte di questi cento miliardi restassero in loco non ci sarebbe bisogno di nessun antidoto contro la crisi, infatti basterebbe reinvestire quello che già produciamo.
Concetti semplici ma a volte essenziali per rilanciare anche le imprese del Nord.

Diego Vello
Segretario Provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno-Dolomiti



venerdì 25 gennaio 2013

LEGA NORD - Proposta di Bolzano alle imprese

 
Sprono per una maggiore autonomia!
La proposta della provincia di Bolzano di invitare le imprese venete a delocalizzare nel loro territorio ci deve far riflettere.
Le preoccupazioni del Presidente di Confindustria Giandomenico Cappellaro trovano nella Lega motivo di sprono per riprendere un concetto a noi caro: maggiore autonomia per il nostro territorio e più risorse alle imprese.


Come le nostre aziende vengono attratte dalla provincia altoatesina, noi dobbiamo essere ben più consci che un modello regionale senza autonomia fiscale in uno Stato sull'orlo della crisi, non può soddisfare le esigenze del nostro comparto produttivo.
Il taglio dei finanziamenti agli enti locali e il ridursi delle risorse da poter reinvestire in termini di sgravi, risorse alle imprese, infrastrutture e servizi minerà semprè più non solo le aziende, l'industria e l'artigianato ma anche i cittadini stessi.
Oggi la maggior parte delle tasse pagate dalle nostre imprese vengono donate a Roma e poco rimane in loco per poter dare alle stesse servizi e aiuti, si penso solo che il residuo fiscale della sola Regione Veneto è di oltre 20 miliardi di Euro.
Diventa quindi obbligatorio "esportare" l'autonomia di Bolzano e Trento, anche a Belluno ed in Veneto.
Un modello vincente sarebbe quello di poterci trattenere le nostre risorse, noi come Lega Nord chiediamo che almeno il 75% del nostro gettito resti in loco, questo significherebbe ridare speranza e slancio al tessuto produttivo.
Con un modello basato sull'autonomia fiscale anche il Veneto potrebbe eliminare Irap e altri balzelli, dando ben più risorse e possibilità di quelle che oggi ci offrirebbe Bolzano.

Noi bellunesi siamo la prima linea del fronte, l'attrattiva potrebbe aiutare qualche azienda locale ma questo fenomeno, come del resto il già noto "paradiso" carinziano, rischia di spogliare e depotenziare i nostri territori portando altrove la nostra forza imprenditoriale.
E' giunto il momento di dire basta a questa concorrenza sleale, sia delle regioni limitrofe che delle nazioni a noi vicine, la risposta non è quella di sopprimere l'autonomia altrui ma combattare politicamente per guadagnarci la nostra.

Diego Vello
Segretario Liga Veneta Lega Nord
Provincia di Belluno-Dolomiti

lunedì 21 gennaio 2013

Una scelta di rinnovamento, con gente giovane e determinata!


La scelta delle candidature da parte delle segreterie della Lega Nord e in particolar modo della Liga Veneta confermano le linee che erano state annunciate a suo tempo: stop a chi ha avuto più di due legislature e rinnovamento generale. La parola di Flavio Tosi è stata mantenuta.
Non posso che essere felice di tale scelta che ha premiato gente giovane e con esperienza, militanti che in tanti anni hanno servito il movimento con onestà e impegno, questa è la LIGA 2.0 !
Credo che la prova dei fatti sarà comunque a risultati ottenuti e a impegni mantenuti, non sono uno che gioisce di fronte al semplice fumo, l'arrosto lo preferisco ben cucinato e solo quello mi sazia.

Ringrazio i parlamentari bellunesi uscenti e quanto fatto da loro in questi anni.
Faccio i miei personali auguri a tutti i candidati giovani presenti nelle tante liste del Veneto e in special modo ai candidati per la Provincia di Belluno.

Raffaela Bellot al terzo posto nella lista per il Senato e il settimo posto per Leonardo Colle dimostrano l'attenzione volta a Belluno da parte dei vertici del movimento, a volte non sempre essere piccoli significa essere segregati in posti di secondo ordine. Ci sono buone possibilità per ottenere un ottimo risultato.
La vera autonomia e il futuro della nostra terra passeranno per questi nomi e la garanzia di un rinnovato movimento, combattivo e determinato a tutelare gli interessi del Nord potrà dare nuova speranza anche al bellunese.
Quindi buona campagna elettorale a tutti e un buon lavoro ai nostri veri " Panzer ", la truppa più fidata e bella della politica: i nostri militanti!

Diego Vello

sabato 19 gennaio 2013

Autonomia con Monti ? Monti nemico degli enti locali!


Con Monti nessuna autonomia possibile

Autonomisti con Monti? Questa volta Martini dopo l'esperienza con il Pdl poteva scegliere di meglio. Silvano Martini scoprirà ben presto l'acqua calda quando si accorgerà che con Casini e Fini altro non potrà fare che dedicarsi ai funerali degli enti locali e non tanto alla loro autonomia.
Le manovre di Monti sono costate nel 2012 oltre due miliardi di euro a enti locali, cittadini e imprese del Veneto, ora le previsioni per il 2013 sono di ulteriori due miliardi e mezzo di euro, questa se qualcuno la chiama autonomia è meglio che si ripassi il dizionario.
Il Governo Monti ha inoltre imposto il vincolo del patto di stabilità anche ai comuni sotto i 5mila abitanti, lo stesso che farà morire tanti nostri piccoli comuni di  montagna, come la spiegherà Martini ?

Abbiamo partecipato in migliaia alla manifestazione per la Provincia coordinata dallo stesso esponente montiano, guarda caso contro le scelte del Governo Monti osteggiate unicamente dalla Lega Nord, ed ora si sposa quella parte politica. L'idea originale del Bard, di movimento trasversale è stata tradita da Martini nel giro di poco tempo scegliendo una carriera politica assieme a Monti, Casini e Fini fautori del fallimento del federalismo.
Ricordo inoltre a Martini che anche in trentino lo stesso partito autonomista PATT non sosterrà la candidatura di Dellai con Monti ma assieme alla SVP andranno con il Pd, scelta normale per chi chiede di tutelare un'autonomia già esistente andando con il partito maggioritario.

Al Bard voglio solo ricordare che non possono fare di tutta un'era un fascio, io stesso ho fatto incontrare a loro sia Luca Zaia che Roberto Maroni, mi chiedo quante volte hanno incontrato Monti, Bersani o Alfano e gli hanno sottoposto la questione della nostra provincia, cosa per altro fatta da me in congresso Federale della Lega Nord con un documento unitario firmato dalla province montane.

Esiste infine un presidente di provincia molte volte preso d'esempio per la questione autonomista e non certamente della Lega Nord che è  Luis Durnwalder - che ha definito il governo Monti «il peggiore nei confronti dell’Autonomia speciale» .
Bastano le sue parole per sintetizzare una linea politica del tutto estranea ai principi dell'autonomia.

Diego Vello
Segretario Provinciale
Liga Veneta Lega Nord Provincia di Belluno-Dolomiti

domenica 13 gennaio 2013

Referendum secessionisti, la posizione della Lega Nord


Referendum

Il direttivo provinciale della Lega Nord, riunitosi martedì scorso, ha discusso il tema di grande attualità come quello dei referendum secessionisti che interesseranno a breve alcuni nostri comuni.
In un momento di grande difficoltà come quello attuale siamo conviti che tali iniziative partite da comitati civici non possano che alzare la voce sul disagio di questa provincia e di molti nostri territori, detto ciò, come già ribadito in altre sedi e per gli esiti dei referendum di altri comuni la Lega Nord rispetterà qualsiasi esito uscirà dalle urne.

Invitiamo la gente a partecipare al voto, infatti molti comuni si ritroveranno davanti allo scoglio del quorum in considerazione dei residenti all'estero. Il referendum è un importante strumento democratico che non può essere snobbato, il popolo partecipando ai referendum contribuirà in primis al grido d'allarme che parte dal bellunese .
A prescindere da alcune posizioni emerse in questi giorni da alcuni esponenti, questa è la posizione ufficiale del movimento della Lega Nord della provincia di Belluno.

Faccio i miei personali auguri ai comitati di cittadini e ai promotori perché i referendum diano voce alla maggioranza dei cittadini e prometto loro che ne sarà rispettato l'esito .

Diego Vello
Segretario Liga Veneta Lega Nord
Provincia di Belluno Dolomiti