Domani mattina, dalle ore 9,30, si
aprirà a Mestre nella sala congressi dell'Holte Russot l'assembla
federale della Lega Nord.
A questo importante evento, oltre che a
tutti i maggiori esponenti della Lega Nord, sarà presenta anche la
rappresentanza della provincia di Belluno composta dai dirigenti del
movimenti provinciale.
Nel corso dell'assemblea saranno
portate in discussione le mozioni provenienti da ogni regione e
quindi pure dal Veneto dalle quali verranno tracciate le nuove linee
del movimento per il futuro, in tali sarà presente anche un
passaggio sulle province montane.
A differenza quindi di partiti quali Pd
o Pdl, che a livello locale mantengono una voce e poi a Roma o in
altre sedi minano il futuro dell'ente provinciale, sarà definita per
sempre la posizione della Lega Nord sulla questione province, e nella
fattispecie su quelle montane come, appunto, Sondrio e Belluno.
Le mozioni sono volte a determinare una
posizione univoca sul tema riconoscendo le province montane come enti
di primo grado, con una specificità e una autonomia che dovrà
essere sempre perseguitata nell'azione politica leghista.
Per la provincia di Belluno si chiuderà
quindi un processo politico interno al movimento che è iniziato da 3
anni, andando finalmente a scrivere nero su bianco quale dovrà
essere nel futuro la linea da mantenere sul tema a noi caro della
provincia di Belluno. Linea politica che sarà poi rispettata in ogni
grado di discussione, partendo a livello territoriale fino ai palazzi
più alti del potere romano ed europeo. Linea politica di coerenza, che tra l'altro, è stata dimostrata in questi ultimi anni in altri temi come ad esempio quello dei referendum.
“Ritengo che la coerenza di un
movimento politico si debba misurare in ogni grado e livello, è
giusto che se un movimento dice di tutelare una provincia montana lo
debba fare ovunque. Siamo stufi di vedere partiti come Pd o Pdl che
qui cercano di fregare i bellunesi dicendo loro che sono a difesa
della provincia e dell'autonomia degli enti locali e poi, in altre
realtà, si esprimono contrariamente. Per noi Belluno e la sua
montagna dovranno essere riconosciuti ovunque. La gente bellunese ne
ha il diritto! Sarebbe bello un giorno leggere tra le province
autonome, in costituzione, anche quella di Belluno alla pari di
Trento e Bolzano.”
Il segretario provinciale
Diego Vello
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