mercoledì 31 ottobre 2012

Belluno è salva

BELLUNO SALVA
Ora le risorse
Mi corre l'obbligo di ringraziare chi, come il movimento che rappresento, ha creduto fin dall'inizio sulla necessità di salvare la Provincia di Belluno.
Oggi, con il Decreto Legge votato nel consiglio dei ministri, la nostra cara provincia si è vista graziata da un serio pericolo di morte.
Mesi e giorni di palpitazione che hanno mobilitato i bellunesi contro una scelta centrale indegna di riorganizzare gli enti locali stante a parametri assurdi che rischiavano di eliminare anche il bellunese.
Adesso la battaglia non è conclusa, salvati i confini della scatola montana, siamo chiamati a pretendere la nostra Autonomia, che Roma ci deve riconoscere date le nostre caratteristiche, non potrebbe infatti realizzarsi una reale autodeterminazione bellunese se le finanze non permetteranno la gestione dell'ente.
Non possiamo, come più volte ho ribadito, rischiare di salvare una scatola vuota spogliata di competenze ed economie, se vogliamo realmente esultare per un salvataggio lo si potrà fare solo quando ci sarà dato anche l'ossigeno per respirare.
Intanto oggi portiamoci a casa questo primo passo, per altro anche annunciato da autorevoli esponenti della Lega.
Un particolare ringraziamento al Presidente del Veneto Luca Zaia, che in questi anni ha sempre avuto rispetto e si è sempre prodigato a nostro sostegno, a dimostrazione che il Veneto se governato da forze politiche territoriali, non è una minaccia per Belluno ma una reale risorsa.
 
Diego Vello
Segretario Liga Veneta Lega Nord Provincia di Belluno

martedì 30 ottobre 2012

Referendum Feltrino, sinistra confusa

REFERENDUM DI FELTRE PER L'ANNESSIONE AL TRENTINO
La Lega conferma la sua posizione di rispetto della volontà popolare
 
Non un divorzio dal Veneto ma una protesta contro un sistema centrale che distrugge le autonomie locali e la vita di intere comunità.
La Lega Nord, in Comune di Feltre, conferma la posizione che già ha ribadito più volte in altri casi simili, quindi di rispetto delle legittime richieste dei cittadini di indire i referendum comunali per l'aggregazione ad altre regioni.
Non una addio ad un Veneto che nulla può contro i tagli del Governo di Roma e delle continue ruberie nei confronti delle amministrazioni periferiche ma una protesta che vuole portare all'attenzione pubblica le reali difficoltà
della terra bellunese, oggi martoriata da bilanci sempre più risicati e da continui tagli in servizi e programmazione.
"Sono convinto che il passaggio di ieri nel consiglio comunale di Feltre - afferma il segretario provinciale della Lega Nord Diego Vello - dimostri ancora una volta quanto il movimento della Lega Nord rispetti le richieste legittime
dei cittadini che chiedono di cambiare regione per evidenti motivi economici, tra l'altro a seguito di un forte inasprimento della tassazione adottata dall'amministazione Perenzin che dimostra quanto il taglio verso gli enti locali obblighi profondamente ogni amministratore a tassare i propri cittadini senza poter dar loro maggiori servizi."
"I cittadini hanno il diritto di poter dimostrare il loro disagio, per la stessa ragione mi è sembrato incoerente ed indelicato il pensiero della maggioranza di centro sinistra che, sa da una parta ha sostenuto il referendum, dall'altra ha voluto
giudicare i promotori dell'iniziativa in modo negativo quasi denigrando chi ha solamente raccolto le istanze della gente. Una sinistra un po' troppo statalista e poco lungimirante che ha preferito giudicare in modo irresponsabile i portatori di questo referendum"
 
Dello stesso avviso il consigliere feltrino Gilberto Signoretti che ieri ha sostenuto in maniera netta e convinta il diritto alla partecipazione popolare e democratica dei cittadini feltrini.
"Un referendum che non vuole dire addio al Veneto ma che merita una lettura ben più attenta, la gente ha bisogno di maggiore autonomia e la riprova è stata la nuova manovra sui conti feltrini che dimostra appunto quanto oggi, più che in altri tempi, le amministrazioni debbano fare i conti con uno Stato centrale che taglia trasferimenti e che obbliga i cittadini e le imprese ad un massacro fiscale, oggi riconosciuto con dati alla mano , il più alto in Europa"
"Ho sostenuto il referendum - afferma Signoretti - anche per innalzare la voce di chi, come noi della Lega Nord, chiede da tempo maggiore autonomia fiscale della nostra provincia, se Belluno fosse autonoma alla pari di Trento e Bolzano oggi non discuteremo di referendum secessionisti bensì gestiremo conti comunali propensi più a dare servizi e sgravi, che a innalzare la pressione fiscale ai feltrini."
Diego Vello (Segretario Provinciale Lega Nord)
Gilberto Signoretti (Consigliere Lega Nord Feltre)

domenica 21 ottobre 2012

Prima Belluno - Prima il Nord

Conferenza Stampa del 19 ottobre 2012

Interventi di Diego Vello (Segretario Provinciale della Liga Veneta Lega Nord Belluno)
                     e Alessandro Zorzato (Movimento Giovani Padani di Belluno)

Il futuro di tuo figlio in una terra senza autonomia!

Il nuovo manifesto di sensibilizzazione sul tema dell'autonomia dei territori.
Un messaggio rivolto in special modo a famiglie e giovani, lottare per la propria terra
e per il nostro futuro significa prima di tutto lottare per un domani.
Noi vogliamo vivere nei nostri territori, consegnando ai nostri figli un futuro
dove risorse e competenze rimangano a capo dei nostri enti locali.
Contro il sistema romano dei partiti centrali che stanno negando sempre più
il futuro ai nostri giovani, destinandoli all'incertezza e al disagio !


Più AUTONOMIA DELLA NOSTRA TERRA
E MENO SOLDI AL SISTEMA ROMANO!

IL FUTURO DI TUO FIGLIO...
IN UN TERRA SENZA AUTONOMIA!

PRIMA BELLUNO - PRIMA IL NORD

Manifesto Lega Nord segreteria provinciale di Belluno

giovedì 18 ottobre 2012

La lettera inviata dal Erudeputato Lorenzo Fontana al Governo Italiano


LA LEGA NORD SI MOBILITA ANCHE IN SEDE EUROPEA



“Siamo convinti che la questione bellunese debba coinvolgere ogni istituzione, in un clima di collaborazione volto a tutelare prima di tutto l’integrità della nostra provincia e perseguendo con una continua sensibilizzazione su quelle che sono le problematiche eco
nomiche del nostre territorio”
Così Diego Vello, Segretario Provinciale della Lega Nord, che in questi giorni ha seguito costantemente gli sviluppi politici a seguito della revisione delle province voluta dal Governo coinvolgendo le figure chiave della Lega Nord dal Parlamento Italiano fino agli esponenti Europei del carroccio . Un fronte, quello a favore degli enti locali e delle autonomie, che vede la Lega Nord impegnata a Roma contro le manovre del Governo continuamente segnate da nuovi tagli a Province, Comuni e Regioni.
“Sono convinto – prosegue Vello – che grazie all’impegno della Lega Nord la Provincia avrà buone possibilità di salvarsi se anche gli altri partiti si impegneranno a Roma tramite i rispettivi canali, ma come ho già ribadito, la battaglia sarà anche quella di garantire alla stessa autonomia e pari dignità dei nostri vicini Friuliani e Sud Tirolesi. Inutile sarebbe ritrovarsi entro poco tempo a dover chiudere la Provincia di Belluno non tanto per colpa degli accorpamenti ma per un default economico dell’ente”

In merito alla questione, si muove come annunciato Bruxelles. Lorenzo Fontana, eurodeputato della Lega Nord, ha inviato una lettera ai ministri Cancellieri e Patroni Griffi: "Ho ritenuto di porre in rilievo quelle che sono le specificità territoriali della provincia di Belluno - sottolinea - chiedendo che quanto previsto dal decreto legge sulla spending review sia oggetto di deroga. Inoltre, ho rivolto un'interrogazione scritta alla Commissione Europea, per richiedere una verifica in materia di concorrenza: il territorio bellunese é incuneato tra due regioni autonome e gli operatori economici del territorio ne risentono in termini di competitività".
Quanto deciso dall’assemblea è in linea con la posizione della Lega Nord e con quanto già da me espresso in sede di congresso federale con la presentazione della mozione a difesa delle province montane e del riconoscimento delle esigenze di specificità e autonomia delle stesse.

martedì 16 ottobre 2012

Salviamo la Provincia e pretendiamo di più!

Il dibattito non penso tenga confronto tra chi vuole salvare la Provincia di Belluno e qualche sporadica posizione di chi ritiene che l'enta non serva e che quindi vada eliminato.
Con ciò ribadisco che il mantenimento di Belluno quale Provincia montana è innanzitutto necessario per le comunità che la vi abitano.
Sono dell'idea, confermando che la Lega Nord parteciperà alla manifestazione unitaria per la salvaguardia della nostra Provincia, che ci sia l'obbligo politico di guardare oltre alla sola battaglia di tutela dei confini.
Abbiamo il dovere, unitario, di chiedere e pretende di più dallo Stato e dalle istituzioni per poter continuare a vivere e sperare in un domani nel bellunese, non serve salvare un confine ma occorre dare contenuto e futuro alla "scatola" provinciale.
Si pensi solamente al preoccupante tasso di disoccupazione che, nella fascia dai 15 ai 29 anni, ha toccato in provincia di Belluno il 14,5% e che a parità di aree nella autonoma Bolzano arriva al 7%, meno della metà, senza contare la differenza in salari e servizi. E' necessario quindi osare di più e pretendere una maggiore autonomia fiscale e un conseguente trasferimento di funzioni, per poterci dare un autogoverno che dia futuro ai giovani e a tutta la provincia.
La Lega Nord della Provincia di Belluno ribadisce, anche a seguito del dirttivo svolotosi ieri sera, la necessità che il governo conceda una deroga per Belluno al Decreto Legge 95/2012 e che allo stesso ente sia garantita di maggiore autonomia fiscale e rimanga di primo grado, quindi con un Presidente ed un consiglio provinciale eletto dal popolo.
Reputo che la manifestazione indetta unitariamenta da partiti e associazioni servirà per ridare unità anche alle stesse comunità che abitano la provincia che mai, fino ad ora, hanno sentito la necessità di unirsi per una causa comune e fortemente territoriale.

Come disse il politico e fondatore dell'Union Valdotaine Bruno Salvadori, nonchè tra le figure che dettero nascita al pensiero leghista: "E' mio parere, condiviso d'altra parte da molti altri, che bisogna consentire a chiunque, se lo desidera ovviamente, di vivere nella terra in cui è nato; per cui è indispensabile realizzare strutture sociali ed economiche che consentano tale scelta."

Reputo che tali parole riescano a sintetizzare perfettamente la voglia di salvaguardia della nostra terra e allo stesso modo facciano scaturire una necessaria riorganizzazione istituzionale che possa consentire un reale futuro ai bellunesi.

Diego Vello
Segretario Provinciale Liga Veneta-Lega Nord
Provincia di Belluno



giovedì 11 ottobre 2012

La Lega parteciperà alla riunione per la difesa della Provincia.

Parteciperò volentieri come segretario provinciale del movimento della Lega Nord alla riunione indetta dal Bard per parlare di difesa della provincia.
Lo farò a nome del mio partito che in questi mesi, quanto a livello locale come a Roma, ha già espresso la sua posizione e convinzione nel difendere la provincia di Belluno.
La politica bellunese non può rinunciare ad una battaglia di difesa territoriale, è giusto quindi unirci come popolo a sostegno di casa nostra, della nostra autonomia e quindi tutelare il nostro futuro.

La Lega Nord è stata l'unica forza politica che ha contestato la scelta del Governo Monti di rivedere il riassetto delle province, una scelta incomprensibile e degna di un Governo nemico degli enti locali. Reputo che un professore debba valutare i propri alunni dai risultati scolastici e dal merito e non tanto dall'altezza e dal peso, qui invece il Professor Monti ha preferito obbligare le regioni a rivedere le province su parametri assurdi di superficie e popolazione senza tener conto delle reali necessità territoriali.

Un governo che preferisce abolire la Provincia di Belluno, considerandola province inutile ma che continua a foraggiare il meridione. Di questa settimana la notizia dei 900 milioni assegnati alla Regione Sicilia per ripianare i propri debiti e ancora la riforma del titolo V della costituzione per togliere poteri alla regioni e riportarli sotto il centralismo dello Stato togliendo alle stesse ulteriori trasferimenti economici.
Di fronte a queste e tane altre notizie non possiamo che indignarci, come autonomisti, contro uno Stato nemico dei territori e delle popolazioni, che qui come in tutto il Nord, pagano le tasse a fronte di minori servizi e continui tagli.
Per la stessa ragione, chi in questi giorni si scaglia contro la Regione Veneto e non contro il centralismo statale, dimostra di non capire ancora che le leggi si fanno a Roma e non a Venezia.
Sono in troppi i soggetti che usano impropriamente il termine autonomia solo per rendiconto politico e la difesa del bellunese non deve più essere solo uno slogan da usare tra i confini della nostra terra per poi dimenticarsene in sede di partito quando si è a Roma, così come fatto ultimamente dal PD e dal PDL rimarcando posizioni di autonomismo a Belluno e sostenendo le scelte del governo centrale a Roma!


Cordialmente.
PRIMA IL NORD !

Diego Vello
Segretario Provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno

lunedì 1 ottobre 2012

Stati Generali del Nord, opportunità di rilancio anche per Belluno

L'esito di una due giorni produttiva e innovativa, meeting di spessore politico frutto anche di una Lega Nord rinnovata e fresca di Idee.

Penso che l'esito della due giorni leghista a Torino, con il coinvolgimento delle parti produttive e sociali che caratterizzano la locomotiva del Nord, sia stata utile per rilanciare la questione settentrionale in una veste nuova e più concreta.
Tra le proposte uscite ci sono spunti interessanti anche per l'area bellunese e stimolo per un nuovo corso politico anche per le aree disagiate dei territori più periferici come il nostro.
Interessante l'intervento di un giovane disoccupato della Valtellina che ha portato le difficoltà del suo territorio speculari, per alcuni versi, a quelle che un giovane in terra bellunese si trova a vivere quotidianamente.

Alle questioni di carattere economico, che contraddistinguono il progetto di macro regione con gli obbiettivi di autonomia fiscale per tutto il Nord, se ne sono aggiunti altri molto interessanti.
Le gabbie salariali che tengano conto del costo della vita delle varie aree produttive, una nuova politica sugli appalti che privilegi le imprese locali dando priorità alle ditte che operano in loco, la fiscalità di vantaggio e la defiscalizzazione delle nuove assunzione degli under 35, sono punti essenziali della nuova politica intrapresa dalla Lega.
Questi e altri punti che compongono la “rivoluzione” di Maroni possono dare spunto anche a Belluno e ai suoi territori in considerazione delle problematiche da noi tutti conosciute.
Una maggiore autonomia locale e una nuova politica di impresa che tenga conto delle difficoltà del produrre in territori montani, un rilancio dell'occupazione giovanile per non vedere un continuo spopolamento che mina il nostro domani defiscalizzando i nuovi assunti e un nuovo modello previdenziale che consideri il costo della vita nella nostra provincia possono comporre un nuovo quadro politico di proposte anche per Belluno.

Nei prossimi mesi la segreteria provinciale organizzerà sui vari temi tavole rotonde ed incontri per discutere e approfondire i 12 punti della nuova proposta marchiata Lega Nord.

PRIMA IL NORD !

Diego Vello
Segretario Provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno