martedì 30 ottobre 2012

Referendum Feltrino, sinistra confusa

REFERENDUM DI FELTRE PER L'ANNESSIONE AL TRENTINO
La Lega conferma la sua posizione di rispetto della volontà popolare
 
Non un divorzio dal Veneto ma una protesta contro un sistema centrale che distrugge le autonomie locali e la vita di intere comunità.
La Lega Nord, in Comune di Feltre, conferma la posizione che già ha ribadito più volte in altri casi simili, quindi di rispetto delle legittime richieste dei cittadini di indire i referendum comunali per l'aggregazione ad altre regioni.
Non una addio ad un Veneto che nulla può contro i tagli del Governo di Roma e delle continue ruberie nei confronti delle amministrazioni periferiche ma una protesta che vuole portare all'attenzione pubblica le reali difficoltà
della terra bellunese, oggi martoriata da bilanci sempre più risicati e da continui tagli in servizi e programmazione.
"Sono convinto che il passaggio di ieri nel consiglio comunale di Feltre - afferma il segretario provinciale della Lega Nord Diego Vello - dimostri ancora una volta quanto il movimento della Lega Nord rispetti le richieste legittime
dei cittadini che chiedono di cambiare regione per evidenti motivi economici, tra l'altro a seguito di un forte inasprimento della tassazione adottata dall'amministazione Perenzin che dimostra quanto il taglio verso gli enti locali obblighi profondamente ogni amministratore a tassare i propri cittadini senza poter dar loro maggiori servizi."
"I cittadini hanno il diritto di poter dimostrare il loro disagio, per la stessa ragione mi è sembrato incoerente ed indelicato il pensiero della maggioranza di centro sinistra che, sa da una parta ha sostenuto il referendum, dall'altra ha voluto
giudicare i promotori dell'iniziativa in modo negativo quasi denigrando chi ha solamente raccolto le istanze della gente. Una sinistra un po' troppo statalista e poco lungimirante che ha preferito giudicare in modo irresponsabile i portatori di questo referendum"
 
Dello stesso avviso il consigliere feltrino Gilberto Signoretti che ieri ha sostenuto in maniera netta e convinta il diritto alla partecipazione popolare e democratica dei cittadini feltrini.
"Un referendum che non vuole dire addio al Veneto ma che merita una lettura ben più attenta, la gente ha bisogno di maggiore autonomia e la riprova è stata la nuova manovra sui conti feltrini che dimostra appunto quanto oggi, più che in altri tempi, le amministrazioni debbano fare i conti con uno Stato centrale che taglia trasferimenti e che obbliga i cittadini e le imprese ad un massacro fiscale, oggi riconosciuto con dati alla mano , il più alto in Europa"
"Ho sostenuto il referendum - afferma Signoretti - anche per innalzare la voce di chi, come noi della Lega Nord, chiede da tempo maggiore autonomia fiscale della nostra provincia, se Belluno fosse autonoma alla pari di Trento e Bolzano oggi non discuteremo di referendum secessionisti bensì gestiremo conti comunali propensi più a dare servizi e sgravi, che a innalzare la pressione fiscale ai feltrini."
Diego Vello (Segretario Provinciale Lega Nord)
Gilberto Signoretti (Consigliere Lega Nord Feltre)

1 commento:

  1. Paolo Perenzin,l'amico della cittadella islamica! Il ragazzo sorridente(pre elezioni) ma barbuto(post elezioni).Quello che la gente feltrina ha votato perche' dava l'idea del bravo ragazzo.... sara' interessante vedere l'evolversi della vicenda referendaria!Rimpiangeranno Vaccari!

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