sabato 28 aprile 2012

La coerenza nel salvare le province di PD e PDL.


(PD PDL )A Roma voto a FAVORE del Decreto Legge 201/2011 con conseguente abolizione delle Province quali enti di primo grado, a Belluno sottoscrivono un ricorso contro la loro stessa legge! La Lega votò contro!



Meritevole unita' in difesa di casa nostra, ma solo ad una settimana dalle elezioni?


Ho condiviso e sottoscritto il ricorso al TAR per tutelare l'ente provinciale, ricorso che ha per 'nemico' il decreto rinominato Salva Italia dove al suo interno troviamo all'articolo 23 la riorganizzazione delle province come enti di secondo grado negando perciò il diritto ai cittadini di avere dei rappresentanti eletti e obbligandoli a un commissario. Non solo ma riducendo le stesse province ad enti inutili di solo controllo territoriale scaricando le funzioni su comuni e regioni già di per se' afflitte da pesanti tagli.

Quello che non condivido e' che per l'ennesima volta la politica bellunese si unisce solo in campagna elettorale.
Il ricorso sottoscritto da tutti i partiti combatte contro un decreto votato a Roma dagli stessi che poi a Belluno ne contestano i contenuti e ne sottoscrivono i ricorsi. Il Pd come il Pdl hanno una doppia responsabilità di aver commissariato la provincia mandando a casa una giunta eletta democraticamente ed appoggiando a Roma la distruzione dell'ente, decreto 201 del 2011 che ha visto il voto contrario solo della Lega.
Io come segretario ho condiviso il ricorso, come del resto il mio movimento ha sempre difeso le province e tutti gli enti locali, altri qui in provincia si definiscono paladini del territorio ma varcati i confini delle nostre amate montagne ne diventano acerrimi nemici. La tutela degli enti locali e' necessaria e vitale, chi affossa gli enti locali affossa intere comunità .

La coerenza e' altra cosa salvo che da domani qualcuno non rinneghi definitivamente i proprio simboli di partiti.

Diego Vello

mercoledì 25 aprile 2012

25 Aprile :una bandiera, un Popolo!

Che cosa è il 25 aprile, oltre che alla solita ricorrenza che ogni anno riaccende magicamente i vinti e i vincitori di una guerra non troppo lontana?
Oggi è la nostra festa cari veneti, è la festa di San Marco patrono di Venezia e della Repubblica Serenissima, giorno dove l'identità di un popolo, come il nostro, deve ritrovare il proprio senso di esistere attorno ai valori che solo noi veneti custodiamo da millenni, valori di coesione, di sacrificio e altruismo, di umiltà umana e dedizione lavorativa.
E' l'angelo che si trasformò in leone alato e che disse all'evangelista Marco, che era naufragato nella laguna di Venezia, di riposare in terra veneta scandendo la frase "Pace a te Marco mio evangelista, qui riposerà il tuo corpo" che ancora oggi leggiamo in ogni bibbia scolpita ai piede del leone in ogni nostra città. Da allora fino ad oggi quella frase sancisce lo sposalizio tra San Marco e una terra, tra un simbolo religioso e un popolo, che assieme a lui hanno forgiato la repubblica più longeva e gloriosa che ricordi la storia.
Storia che per colpa del regime italiota ci viene negata, nessuno parla del Veneto e della sua storia, negando ai giovani di studiare la propria storia che è densa di identità e tradizione, rifilando mille anni di storia in poche righe di un libro scolastico. Una storia fatta lingua che ancora oggi viene parlata spontaneamente dal 70% dei veneti senza più scriverla o studiarla, sinonimo di una identità così forte da non conoscere nemico e da non temere regime qualsiasi esso sia, di questo Roma ha paura, di un popolo ancora oggi unito.
Trovino tutti nella nostra bandiera la forza di superare anche questa crisi, a tutti gli imprenditori e operai che in questi messi soffrono, dico di ricordare che una bandiera come una lingua possono sopravvivere per mille anni in mezzo ad ogni intemperia ecco che allora anche noi terremo duro e combatteremo da fratelli questa ulteriore sfida che un nemico ci ha lanciato e noi non demorderemo ma combatteremo vincendo.

La nostra bandiera, un leone alato simbolo di libertà, con un piede in terra e un piede in mare quale simbiosi tra diversità che assieme hanno costruito una tra le terre più floride al mondo, basti pensare che ancora oggi i pali del Cadore sorreggono Venezia ogni giorno, sotto ad ogni veneziano giace un pezzo di montagna.
Una bandiera che è viva: mai nella storia veneta è stata definita una bandiera realmente ufficiale, perché essa è mutata in base ai periodi, lei e il suo leone. Lui che ci ha insegnato il significato di pace ma che ci ricorda che la spada può essere sguainata ogni qual volta il nostro popolo venga minacciato, un leone con un libro quando Venezia entrava nelle città in pace che nasconde una spada, come quando Venezia entrava in guerra e ne lasciava sul campo i nemici.
Essere difensori di un vessillo non vuol dire custodirne brandelli di seta, significa invece mantenere sempre vivi quei valori e quelle tradizioni che quello stesso vessillo hanno negli anni assorbito e che mai devono essere dispersi.
Io Amo il Veneto, lo amo perché non credo nella sua divisione, ma ne auspico un suo vero ritorno. Oggi il Veneto non è quella Repubblica di allora, ma esso e il suo leone dormono, in attesa di un vero risveglio che solo l'autonomia e una vera indipendenza possono farlo rinascere.
Fino a quel giorno noi custodiremo amorevolmente il suo passato che ci garantisce la fora di sopravvivere nel presente auspicando nel futuro.
Oggi, 25 aprile, io ricordo l'unità di un popolo alla sua terra, il vero senso di amore che unisce la gente alla propria casa, mai come oggi sono convito che l'ossigeno di una civiltà risieda nella propria storia.

Diego Vello

martedì 17 aprile 2012

Con Flavio e Gilberto

Questa mattina al mercato di Feltre abbiamo assaporato il gusto della buona amministrazione. Con il candidato a sindaco di Feltre Gilberto Signoretti è arrivato anche il sindaco di Verona Flavio Tosi, un incontro "leghista" di quelli in mezzo alla gente e non distanti in un palco a volte troppo freddo. Ho apprezzato un vento di novità, spero sia quello che grazie ad una calda giornata di sole fanno sperare anche bene, ma tra Flavio e Signoretti a Feltre oggi c'era un'aria diversa.
La sinistra mette in campo Rosi Bindi per spingere il candidato sindaco Perenzin, colui che ha imparato dal collega Pisapia cosa significa mettere insieme tutta l'armata rossa e parzialmente bianca per vincere le elezioni, senza però contare che poi dovrà anche amministrare.Tra un Pisapia amante dei Rom preferisco un Tosi amante dei Veronesi, indubbiamente!

Ma oggi rimaniamo su Tosi, il sindaco del pragmatismo e della concretezza, quello degli sgomberi dei campi Rom, ma anche del rilancio delle periferie, della vicinanza ai cittadini e ai giovani e del grande lavoro svolto in termini di sicurezza nella sua Verona.
Vorrei che quella grande capacità di  vero leghista e con una squadra tutta sua posso portare i cittadini di Feltre a scegliere Lega Nord, sinonimo anche di semplicità e concretezza, Lega per Lega e niente compromessi con altre forze politiche, siano esse troppo centriste o radicali.
Tosi ha insegnato al mondo intero che amministrare significa anche amare ed essere amati, vicinanza stretta al proprio comune e reciprocità tra cittadino e amministratore, senza troppi filtri.
Oggi il senso di quella semplicità umana e di amministratore determinato e pragmatico è stata sicuramente dimostrata tra i banchi del mercato in Largo Castaldi.

Signoretti e Tosi, entrambi candidati in due città, entrambi semplicemente Leghisti.

mercoledì 11 aprile 2012

La forza della "Potentissima"

La Lega Nord in questi giorni è stata data per morta, affossata, anzi la maggior parte dei media italiani faceva anche ipotesi sul dopo Lega, ma ieri il mondo si è ricreduto.
Oltre settemila, ottomila militanti di ogni angolo del Nord, arrivati grazie alla pubblicità dei social network, degli sms e del passaparola, senza organizzazioni di chissà che tipo e nel giro di una sola settimana, se questa è la morte della Lega! ...devo dire che è più viva che mai!

Ora l'umità degli uomini veri segnerà il cammino del domani, la forza di un capo che indietreggia e lascia il posto, che ammette gli errori e che si scusa davanti al proprio Popolo è un segno unico nella storia della politica di un paese italiano realmente corrotto da una politica finita e distante dalla gente.
La Lega Nord è ancora l'unica forza vicina alla propria gente e che ancora oggi riesce a scaldare i cuori di milioni di abitanti del Nord.
Ieri ho anche potuto vedere il futuro, su quel palco c'erano le radici della Lega, c'era il presente e il futuro, tutto condensato in una folla oceanica che acclamava la Lega, come detta da Roberto Maroni, la Potentissima!
Meritocrazia, soldi alle sezioni, rispetto delle regole e forza ai giovani, così Roberto Maroni traccia con semplicità e lucidità le regole basilari per poter proseguire il nostro cammino.

Storia di uomini e di anime, che oggi più che mai vogliono ripartire più forti di prima, senza dimenticare ovviamente gli errori che rimarrano indelebili nei nostri pensieri ma daranno anche il giusto insegnamento al futuro che ci attende.

Adesso diamo spazio ai congressi, anticipati rispetto alla tabella di marcia, diamo spazio ai Militanti che dopo tanto tempo hanno il diritto di dire la loro, portare nuove idee e fare il tagliando alla nostra machina da guerra, diamo spazio ai giovani che sono tanti e combattivi e agli onesti che sono i leghisti.
Ma la Lega non morirà, non finirà di esistere, perchè lei è nata con un progetto e fino a quel giorno non smetterà di lottare con passione e determinazione con i suoi Militanti, per la più bella e appassionante avventura che un Popolo possà intraprendere, quella della Libertà!


venerdì 6 aprile 2012

La Libertà non può attendere




Questa è una fase di cambiamenti e riassetto, si è aperta la stagione che ci avvierà al congresso federale e alla ridefinizione di alcuni nostri equilibri e questa per noi deve essere vissuta come una nuova primavera che fortifichi tutti.
Il gesto di Umberto Bossi dimostra la grande caratura politica dell'Uomo che tutti noi conosciamo, il suo insegnamento detta per noi la via della continuità di un progetto politico necessario per salvare il Popolo del Nord.
Non entro nel merito delle indagini, che sono compito dei magistrati e non di un segretario provinciale, ma il passo indietro del nostro Segretario Federale è un esempio di rispetto verso l'intero movimento da lui stesso ideato e verso le migliaia di militanti onesti e dediti al nostro obbiettivo che quotidianamente sono sul territorio.
Noi siamo Lega perché siamo l'unico Movimento che ancora conosce il termine base, il termine militante, che ancora si fonda sulla semplicità del fare politica in maniera popolare e vicina alla gente, tutto questo non può essere scalfito da faccende di qualche singolo elemento che deve essere cacciato a punito dalla Lega.

Ci avviamo verso la fase più importante del nostro Movimento degli ultimi 25 anni, ossia quello di ridefinire la macchina, è in questi momenti che l'unità, la forza, la caparbietà dei nostri uomini devono fondersi per uscirne ancora più forti e determinati. Noi siamo i custodi della Liga Veneta, custodi di quel Veneto che deve essere sempre più autonomo e sempre più distante da una Roma centralista che mette in crisi la nostra produttività e porta i nostri imprenditori al suicidio.

L'amore verso il territorio e la nostra gente sono il vero progetto politico della Lega Nord e quel progetto vive nei nostri cuori coraggiosi, un progetto di libertà che deve necessariamente continuare in un momento dove il pressante giogo del potere romano sta strozzando imprese e famiglie del Nord.

Diego Vello

giovedì 5 aprile 2012

Io non mi fermo per colpa di qualche str...!

Insomma, niente ancora di definitivo e ancora nessun condannato, ma le indiscrezioni e i capi d'accusa bastano per far tremare la bella famiglia della Lega Nord?
Io, leghista da quando avevo 13 anni, ho visto in questo movimento il vero spirito di unità, onestà e passione politica che sempre come ora riconosco nella Lega.
Sono cresciuto a pane, lega e vernice , quella dei muri che parlano, delle nottate passate in bianco, quella della passione che ti spinge oltre il raziocinio perchè nulla è più importante che la libertà del tuo Popolo...e cosa vuoi che siano un pieno della macchina o un viaggio sacrificato per la Lega quando ti spinge la passione!
 
Come la cattolica dottrina ci insegna esiste una chiesa fatta di struttre e prelati e una Chiesa, con la C maiuscola, fatta di credenti e umili servitori di nostro Signore. Dicasi anche per la Lega, quella con la L mastodontica, fatta di migliaia di militanti combattivi, onesti, unici, fratelli tra di loro, veri custodi dello spirito primordiale del nostro Movimento, a loro in queste ore va il mio pensiero. Tutto quello che sta avvenendo deve colpire i pochi colpevoli che nulla hanno da spartire con questa famiglia di veri Uomini e Donne, che io considero (come del resto Bossi ci ha insegnato) Fratelli su Libero Suol.

I congressi e la democrazia sono a questo punto una medicina necessaria, ripulire senza distruggere, e magari sacrificando ancora un po' di fegato ma pensando ad un domani florido.

I Giovani sono ancora una risorsa e quella deve essere la nuova spinta che darà sicuramente nuova vita, quei giovani che però si sono contraddistinti per i sacrifici e per l'attaccamento alle nostre idee senza pretese, che con dedizione e pazienza hanno sempre messo davanti a loro la gente e il territorio prima degli interessi personali. Quei giovani che hanno anche avuto l'umiltà di ascoltare i "Meno Giovani" e che da loro hanno imparato cosa significa essere Leghisti.

Abbiamo da liberare un Veneto, una Lomardia, un settentrione intero, mica ci faremo fermare da qualche stronzo!
       Avanti tutta fino all'Indipendenza!

Diego Vello
 

lunedì 2 aprile 2012

Senza il Pdl ma con la nostra gente


E' ritornata la Lega del territorio e della gente.
Le cinque liste che scenderanno in campo per i comuni di Belluno, Feltre, Tambre, Falcade e Cesiomaggiore dimostrano quanto la Lega Nord abbia rispettato le linee che da mesi sono state annunciate.
Non più alleati con il Pdl ma alleati con la nostra gente, una forza politica che ritorna con forza nei comuni per amministrare e tutelare la nostra autonomia e la nostra identità locale.

La Lega rinuncia quindi ad appoggi di altre forze per favorire le proprie linee politiche che fanno del Movimento leghista l'unico vero sindacato dei nostri comuni.

Cinque liste marchiate Lega sintesi tra esperienza e rinnovamento.
Una compagine di ottanta persone, con moltissimi giovani, che nei comuni bellunesi hanno scelto di correre sotto il nostro simbolo dell'Alberto da Giussano e del Leone di San Marco alle quali va un doveroso augurio di una buona campagna elettorale.


Diego Vello


Per i comuni:

Belluno: candidato sindaco Leonardo Colle
Feltre: candidato sindaco Gilberto Signoretti
Tambre: candidato sindaco Franco Pianon
Cesiomaggiore: candidato sindaco Celso Lenzi
Falcade: candidato sindaco Cesare Rizzi
 

domenica 1 aprile 2012

Tra Popolo e italia

...le parole di un capo di governo dopo 51 imprenditori suicidati?
Monti: "Tasse? Meglio che finire come la Grecia..."




Monti preferisce le tasse dei cittadini alla crisi di uno Stato.
Questo è un errore non trascurabile in quanto questa filosofia di pensiero politico ci riporta ai peggiori anni dei totalitarismi ciechi che hanno portato alla fame popolazioni intere distruggendo di fatto famiglie, imprese e conseguentemente lo stesso Stato.
Monti farebbe bene a dettare quello che la politica italiota di questi anni non è riuscita a fare (se non grazie alla sola spinta della Lega Nord contro tutte le alte forse centraliste), un sano federalismo è l’unica cura che il governo dovrebbe adottare per salvare la “baracca”.
Obbligando ogni area alla responsabilità e dando la giusta ricompensa alle aree dove il lavoro e il sacrificio sono parte integrante della cultura sociale, vedesi l’area Padana.

Infatti lo staterello italiano vive la sua fase di estrema delicatezza economica per la sua stessa fragilità economica interna che contrappone le aree produttive del Nord al modello assai più “greco” del Sud, fatto di malavita, mala amministrazione, evasione fiscale e altissima occupazione nei settori della pubblica amministrazione e quindi improduttivi. Siamo di fronte al morbo italiano che non può essere estirpato con una continua cura da cavallo che uccide lo stesso cavallo, ma deve essere operato chirurgicamente amputando e tagliando tutto il marcio che si è formato.
Il cancro di uno stato sulla via del decesso non si combatte a suon di antidolorifici e cortisonici e quindi tasse tasse e sole tasse, ma si distrugge modificando l’assetto dello stesso stato.

Il Nord a questo punto dovrà fare i conti con un Monti ( e quindi Pd-Pdl e Terzo Polo) che preferisce tassare e portare al fallimento le imprese, distruggendo il tessuto delle famiglie e della società che in tanti anni e in tanti sacrifici le genti operose ed oneste del Nord hanno costruito. Monti e tutta la pletora politica che lo sostiene, sia chiaro! Un Governo è innanzitutto un capitello su una colonna partitica altrimenti, senza la colonna che lo sorregge, non potrebbe operare.

Due cose potrebbero succedere nel prossimo futuro, l’esasperazione della gente che a fronte di Imu, Iva al 23%, benzina (2 o più euro al litro) ed elettricità in aumento (+ 9,3%), irpef, tagli in pensioni, buste paga, un possibile aumento delle bollette idriche del più 30% , porterà ad una ribellione d’istinto popolare ovviamente non governabile placabile solamente con una resa da parte dello stesso stato nei confronti delle aree produttive concedendo autonomia, ma questa sembra una utopica ipotesi.
La seconda sarà l’aumento dell’evasione fiscale, non più per illegalità cinicamente calcolata, ma per riuscire a salvare il conto delle famiglie, è infatti matematico che in un momento di crisi si cerchi di salvare il più possibile ogni quattrino se si vuole vivere ancora dignitosamente.
La signora Maria, dopo l’aumento di luce, gas e imu, e la riduzione della pensione, dovrà scegliere tra un lavoro dell’idraulico senza fattura a cento euro o con fattura a centoventitre euro, risposta ovvia.

Quante tristi novità ci aspettano ancora?