lunedì 28 gennaio 2013


Imprese e questione settentrionale

Ho apprezzato e reputo sia stata una mattinata costruttiva e utile quella organizzata oggi dalle associazioni di categoria del mondo imprenditoriale bellunese in Camera di Commercio.

I dati emersi questa mattina sono l'emblema di un Paese che sta trainando nel baratro anche il Veneto e il bellunese. Chi ogni giorno mette in liquidazione le imprese è palesemente il mix esplosivo di burocrazia e tasse, un connubio tutto italiano.
Una tassazione indecente che con il suo 55% di pressione fiscale sta letteralmente uccidendo le nostre imprese di tasse.
Agli impreditori dico che come Lega Nord continueremo a perorare la cause di maggiore autonomia dei nostri territori con un occhio di riguardo al mondo del lavoro, credo però che le associazioni bellunesi debbano imparare un concetto che oggi non ho sentito ossia che esiste una questione settentrionale e non solamente nazionale.
Se l'incontro odierno fosse stato organizzato a Catania o Napoli si sarebbe parlato solo di Sud e di mezzogiorno, concentrando gli sforzi sul territorio, a Belluno però si parla un po' troppo, ancora, di Stato e Italia.
E' arrivato il momento che anche le forze economiche e produttive del Nord, come di Belluno, si rendano conto che dalle sole regioni Piemonte, Lombardia e Veneto, ogni anno partono oltre cento miliardi di euro che vanno proprio a foraggiare quel Sud che è zavorra e mina lo sviluppo delle nostre imprese.
Alla sinistra progressista e globalizzata che in questi anni criticava la Lega Nord sui concetti più basilari del federalismo definendoci medievali e arretrati dico che questi sono i risultati del loro iper-centralismo, oggi paradossalmente caldeggiato anche da uno pseudo liberale come Monti.
Se parte di questi cento miliardi restassero in loco non ci sarebbe bisogno di nessun antidoto contro la crisi, infatti basterebbe reinvestire quello che già produciamo.
Concetti semplici ma a volte essenziali per rilanciare anche le imprese del Nord.

Diego Vello
Segretario Provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno-Dolomiti



venerdì 25 gennaio 2013

LEGA NORD - Proposta di Bolzano alle imprese

 
Sprono per una maggiore autonomia!
La proposta della provincia di Bolzano di invitare le imprese venete a delocalizzare nel loro territorio ci deve far riflettere.
Le preoccupazioni del Presidente di Confindustria Giandomenico Cappellaro trovano nella Lega motivo di sprono per riprendere un concetto a noi caro: maggiore autonomia per il nostro territorio e più risorse alle imprese.


Come le nostre aziende vengono attratte dalla provincia altoatesina, noi dobbiamo essere ben più consci che un modello regionale senza autonomia fiscale in uno Stato sull'orlo della crisi, non può soddisfare le esigenze del nostro comparto produttivo.
Il taglio dei finanziamenti agli enti locali e il ridursi delle risorse da poter reinvestire in termini di sgravi, risorse alle imprese, infrastrutture e servizi minerà semprè più non solo le aziende, l'industria e l'artigianato ma anche i cittadini stessi.
Oggi la maggior parte delle tasse pagate dalle nostre imprese vengono donate a Roma e poco rimane in loco per poter dare alle stesse servizi e aiuti, si penso solo che il residuo fiscale della sola Regione Veneto è di oltre 20 miliardi di Euro.
Diventa quindi obbligatorio "esportare" l'autonomia di Bolzano e Trento, anche a Belluno ed in Veneto.
Un modello vincente sarebbe quello di poterci trattenere le nostre risorse, noi come Lega Nord chiediamo che almeno il 75% del nostro gettito resti in loco, questo significherebbe ridare speranza e slancio al tessuto produttivo.
Con un modello basato sull'autonomia fiscale anche il Veneto potrebbe eliminare Irap e altri balzelli, dando ben più risorse e possibilità di quelle che oggi ci offrirebbe Bolzano.

Noi bellunesi siamo la prima linea del fronte, l'attrattiva potrebbe aiutare qualche azienda locale ma questo fenomeno, come del resto il già noto "paradiso" carinziano, rischia di spogliare e depotenziare i nostri territori portando altrove la nostra forza imprenditoriale.
E' giunto il momento di dire basta a questa concorrenza sleale, sia delle regioni limitrofe che delle nazioni a noi vicine, la risposta non è quella di sopprimere l'autonomia altrui ma combattare politicamente per guadagnarci la nostra.

Diego Vello
Segretario Liga Veneta Lega Nord
Provincia di Belluno-Dolomiti

lunedì 21 gennaio 2013

Una scelta di rinnovamento, con gente giovane e determinata!


La scelta delle candidature da parte delle segreterie della Lega Nord e in particolar modo della Liga Veneta confermano le linee che erano state annunciate a suo tempo: stop a chi ha avuto più di due legislature e rinnovamento generale. La parola di Flavio Tosi è stata mantenuta.
Non posso che essere felice di tale scelta che ha premiato gente giovane e con esperienza, militanti che in tanti anni hanno servito il movimento con onestà e impegno, questa è la LIGA 2.0 !
Credo che la prova dei fatti sarà comunque a risultati ottenuti e a impegni mantenuti, non sono uno che gioisce di fronte al semplice fumo, l'arrosto lo preferisco ben cucinato e solo quello mi sazia.

Ringrazio i parlamentari bellunesi uscenti e quanto fatto da loro in questi anni.
Faccio i miei personali auguri a tutti i candidati giovani presenti nelle tante liste del Veneto e in special modo ai candidati per la Provincia di Belluno.

Raffaela Bellot al terzo posto nella lista per il Senato e il settimo posto per Leonardo Colle dimostrano l'attenzione volta a Belluno da parte dei vertici del movimento, a volte non sempre essere piccoli significa essere segregati in posti di secondo ordine. Ci sono buone possibilità per ottenere un ottimo risultato.
La vera autonomia e il futuro della nostra terra passeranno per questi nomi e la garanzia di un rinnovato movimento, combattivo e determinato a tutelare gli interessi del Nord potrà dare nuova speranza anche al bellunese.
Quindi buona campagna elettorale a tutti e un buon lavoro ai nostri veri " Panzer ", la truppa più fidata e bella della politica: i nostri militanti!

Diego Vello

sabato 19 gennaio 2013

Autonomia con Monti ? Monti nemico degli enti locali!


Con Monti nessuna autonomia possibile

Autonomisti con Monti? Questa volta Martini dopo l'esperienza con il Pdl poteva scegliere di meglio. Silvano Martini scoprirà ben presto l'acqua calda quando si accorgerà che con Casini e Fini altro non potrà fare che dedicarsi ai funerali degli enti locali e non tanto alla loro autonomia.
Le manovre di Monti sono costate nel 2012 oltre due miliardi di euro a enti locali, cittadini e imprese del Veneto, ora le previsioni per il 2013 sono di ulteriori due miliardi e mezzo di euro, questa se qualcuno la chiama autonomia è meglio che si ripassi il dizionario.
Il Governo Monti ha inoltre imposto il vincolo del patto di stabilità anche ai comuni sotto i 5mila abitanti, lo stesso che farà morire tanti nostri piccoli comuni di  montagna, come la spiegherà Martini ?

Abbiamo partecipato in migliaia alla manifestazione per la Provincia coordinata dallo stesso esponente montiano, guarda caso contro le scelte del Governo Monti osteggiate unicamente dalla Lega Nord, ed ora si sposa quella parte politica. L'idea originale del Bard, di movimento trasversale è stata tradita da Martini nel giro di poco tempo scegliendo una carriera politica assieme a Monti, Casini e Fini fautori del fallimento del federalismo.
Ricordo inoltre a Martini che anche in trentino lo stesso partito autonomista PATT non sosterrà la candidatura di Dellai con Monti ma assieme alla SVP andranno con il Pd, scelta normale per chi chiede di tutelare un'autonomia già esistente andando con il partito maggioritario.

Al Bard voglio solo ricordare che non possono fare di tutta un'era un fascio, io stesso ho fatto incontrare a loro sia Luca Zaia che Roberto Maroni, mi chiedo quante volte hanno incontrato Monti, Bersani o Alfano e gli hanno sottoposto la questione della nostra provincia, cosa per altro fatta da me in congresso Federale della Lega Nord con un documento unitario firmato dalla province montane.

Esiste infine un presidente di provincia molte volte preso d'esempio per la questione autonomista e non certamente della Lega Nord che è  Luis Durnwalder - che ha definito il governo Monti «il peggiore nei confronti dell’Autonomia speciale» .
Bastano le sue parole per sintetizzare una linea politica del tutto estranea ai principi dell'autonomia.

Diego Vello
Segretario Provinciale
Liga Veneta Lega Nord Provincia di Belluno-Dolomiti

domenica 13 gennaio 2013

Referendum secessionisti, la posizione della Lega Nord


Referendum

Il direttivo provinciale della Lega Nord, riunitosi martedì scorso, ha discusso il tema di grande attualità come quello dei referendum secessionisti che interesseranno a breve alcuni nostri comuni.
In un momento di grande difficoltà come quello attuale siamo conviti che tali iniziative partite da comitati civici non possano che alzare la voce sul disagio di questa provincia e di molti nostri territori, detto ciò, come già ribadito in altre sedi e per gli esiti dei referendum di altri comuni la Lega Nord rispetterà qualsiasi esito uscirà dalle urne.

Invitiamo la gente a partecipare al voto, infatti molti comuni si ritroveranno davanti allo scoglio del quorum in considerazione dei residenti all'estero. Il referendum è un importante strumento democratico che non può essere snobbato, il popolo partecipando ai referendum contribuirà in primis al grido d'allarme che parte dal bellunese .
A prescindere da alcune posizioni emerse in questi giorni da alcuni esponenti, questa è la posizione ufficiale del movimento della Lega Nord della provincia di Belluno.

Faccio i miei personali auguri ai comitati di cittadini e ai promotori perché i referendum diano voce alla maggioranza dei cittadini e prometto loro che ne sarà rispettato l'esito .

Diego Vello
Segretario Liga Veneta Lega Nord
Provincia di Belluno Dolomiti