Questa
è una fase di cambiamenti e riassetto, si è aperta la stagione che
ci avvierà al congresso federale e alla ridefinizione di alcuni
nostri equilibri e questa per noi deve essere vissuta come una nuova
primavera che fortifichi tutti.
Il
gesto di Umberto Bossi dimostra la grande caratura politica dell'Uomo
che tutti noi conosciamo, il suo insegnamento detta per noi la via
della continuità di un progetto politico necessario per salvare il
Popolo del Nord.
Non
entro nel merito delle indagini, che sono compito dei magistrati e
non di un segretario provinciale, ma il passo indietro del nostro
Segretario Federale è un esempio di rispetto verso l'intero
movimento da lui stesso ideato e verso le migliaia di militanti
onesti e dediti al nostro obbiettivo che quotidianamente sono sul
territorio.
Noi
siamo Lega perché siamo l'unico Movimento che ancora conosce il
termine base, il termine militante, che ancora si fonda sulla
semplicità del fare politica in maniera popolare e vicina alla
gente, tutto questo non può essere scalfito da faccende di qualche
singolo elemento che deve essere cacciato a punito dalla Lega.
Ci
avviamo verso la fase più importante del nostro Movimento degli
ultimi 25 anni, ossia quello di ridefinire la macchina, è in questi
momenti che l'unità, la forza, la caparbietà dei nostri uomini
devono fondersi per uscirne ancora più forti e determinati. Noi
siamo i custodi della Liga Veneta, custodi di quel Veneto che deve
essere sempre più autonomo e sempre più distante da una Roma
centralista che mette in crisi la nostra produttività e porta i
nostri imprenditori al suicidio.
L'amore
verso il territorio e la nostra gente sono il vero progetto politico
della Lega Nord e quel progetto vive nei nostri cuori coraggiosi, un
progetto di libertà che deve necessariamente continuare in un
momento dove il pressante giogo del potere romano sta strozzando
imprese e famiglie del Nord.
Diego
Vello
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