Per chi, come la Lega Nord, ha sempre
sostenuto la necessità di rivedere l'assetto degli enti locali
decentrando e dando maggiore autonomia alle periferie, non può che
accogliere con piacere le parole del premier Letta sulla questione
autonomia.
Ma il Pd questa volta, per voce del suo
esponente massimo di governo, non si comporti come per Lamon dicendo
una cosa e poi, alla prova dei fatti in aula, facendone un'altra.
Le promesse non risolvono nessun
problema ed anzi illudono un territorio già in difficoltà ma la
parola di un primo ministro non può essere rimangiata facilmente,
ecco perché voglio crederci e mi auguro che questa occasione non
venga persa. Non si speculi politicamente cercando chi lo ha detto
prima o dopo, chi a ragione o torto, chi è rosso o nero, qui c'è di
mezzo la vita di comunità intere che attendono da anni una svolta.
L'autonomia per la aree montane, come
Sondrio e Belluno, è una scientifica necessità. La riprova è negli
assetti amministrativi ed economici di altre aree simili come il
Tirolo, la Carinzia, Il Trentino e il Sud Tirolo, dove le forme di
decentramento sia nelle risorse che nelle competenze garantisce a
questi territori un progresso economico che qui invece sembra
vanificato.
Due sono i punti cardine per una vera
autonomia: è necessario ritornare alle urne per ripristinare la
rappresentanza politica mantenendo la Provincia come ente di primo
grado e in secondo luogo bisogna rivedere il sistema dei
trasferimenti economici garantendo a questo territorio un'autonomia
fiscale prodotta anche dalle stesse tasse dei bellunesi. Questi due
cardini stanno alla base dell'autonomia rappresentativa e della
sostenibilità economica.
Un passaggio epocale che garantirebbe
l'applicazione anche dell'articolo 15 dello statuto regionale perché
permetterebbe di dare deleghe amministrative, che oggi giungerebbero
sul tavolo di un commissario, ma ne garantirebbe anche una copertura
economica ovviamente necessaria.
Letta ha aperto una pagina nuova nella
quale le forze politiche, tutte, compresa le Lega Nord, devono senza
distinzione di parte trovare le soluzioni per migliorare, è ovvio
che per fare ciò il governo romano dovrà lasciare spazio al dialogo
ascoltando la nostra voce.
Attendiamo quindi con ansia gli
sviluppi di questa nuova possibilità che si è aperta. Certo non ci
illuderemo di trovare l'America ma almeno di poter fare un passo
avanti per il bene del bellunese.
Letta adesso mantenga le promesse.
Il segretario provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno-Dolomiti
Diego Vello
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