domenica 13 ottobre 2013

Le parole di un premier non posso essere rimangiate. L'autonomia oggi è necessaria per Belluno!

Per chi, come la Lega Nord, ha sempre sostenuto la necessità di rivedere l'assetto degli enti locali decentrando e dando maggiore autonomia alle periferie, non può che accogliere con piacere le parole del premier Letta sulla questione autonomia.
Ma il Pd questa volta, per voce del suo esponente massimo di governo, non si comporti come per Lamon dicendo una cosa e poi, alla prova dei fatti in aula, facendone un'altra.

Le promesse non risolvono nessun problema ed anzi illudono un territorio già in difficoltà ma la parola di un primo ministro non può essere rimangiata facilmente, ecco perché voglio crederci e mi auguro che questa occasione non venga persa. Non si speculi politicamente cercando chi lo ha detto prima o dopo, chi a ragione o torto, chi è rosso o nero, qui c'è di mezzo la vita di comunità intere che attendono da anni una svolta.
L'autonomia per la aree montane, come Sondrio e Belluno, è una scientifica necessità. La riprova è negli assetti amministrativi ed economici di altre aree simili come il Tirolo, la Carinzia, Il Trentino e il Sud Tirolo, dove le forme di decentramento sia nelle risorse che nelle competenze garantisce a questi territori un progresso economico che qui invece sembra vanificato.

Due sono i punti cardine per una vera autonomia: è necessario ritornare alle urne per ripristinare la rappresentanza politica mantenendo la Provincia come ente di primo grado e in secondo luogo bisogna rivedere il sistema dei trasferimenti economici garantendo a questo territorio un'autonomia fiscale prodotta anche dalle stesse tasse dei bellunesi. Questi due cardini stanno alla base dell'autonomia rappresentativa e della sostenibilità economica.
Un passaggio epocale che garantirebbe l'applicazione anche dell'articolo 15 dello statuto regionale perché permetterebbe di dare deleghe amministrative, che oggi giungerebbero sul tavolo di un commissario, ma ne garantirebbe anche una copertura economica ovviamente necessaria.
Letta ha aperto una pagina nuova nella quale le forze politiche, tutte, compresa le Lega Nord, devono senza distinzione di parte trovare le soluzioni per migliorare, è ovvio che per fare ciò il governo romano dovrà lasciare spazio al dialogo ascoltando la nostra voce.

Attendiamo quindi con ansia gli sviluppi di questa nuova possibilità che si è aperta. Certo non ci illuderemo di trovare l'America ma almeno di poter fare un passo avanti per il bene del bellunese.
Letta adesso mantenga le promesse.

Il segretario provinciale
Liga Veneta Lega Nord Belluno-Dolomiti

Diego Vello

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