venerdì 1 giugno 2012

Feltre verso il referendum

Recepisco con piacere e come segno di sprono verso una classe politica troppo immobile che ulteriori nuovi comuni si stanno muovendo per promuovere i referendum secessionisti.
Feltre è solo l'ultimo di una serie di tante comunità che chiedono il cambio di rotta verso una maggiore autonomia.
Non illudiamo però i cittadini, ormai la musica l'abbiamo imparata, il referendum passa a maggioranza bulgara nel comune e poi quando è ora di passare la palla a Roma tutto si affossa tra le paludi della capitale centrale.
E' dunque necessario, partendo da Lamon, che il parlamento si esprimi su queste consultazioni e definitivamente dica se è a favore o meno del passaggio con il Trentino e il Sud Tirolo.

Questo però deve essere un segnale di propulsione politica perchè venga data una sveglia ai nostri governanti, o a Belluno ci viene riconosciuta una reale forma di specificità concreta anche in termini economici o il rischio è la morte della provincia.

L'autodeterminazione è un processo difficile ma non impossibile l'importante è non illudere troppo i cittadini che in questo momento di crisi chiedono risposte e non slogan.
La proposta che stiamo elaborando come Lega Nord per la provincia di Belluno spinge verso una defiscalizzazione e una creazione di "area franca", perseguire questo progetto potrebbe essere un primo passo concreto che darebbe ossigeno a imprese e famiglie.
Spero che Feltre come tanti altri comuni si costituiscano in un unico fronte unitario per chiedere più risorse e maggiori garanzie fiscali contro uno stato centrale che grazie all'ultimo governo Monti ha derubato i comuni delle loro tesorerie centrali, ha imposto l'Imu come tassa statale e non comunale ed ha tagliato ulteriormente i trasferminti, a questo noi ci dobbiamo solo opporre!

Diego Vello

Lega Nord

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